Cronaca di Frosinone

Martedì 11 Dicembre 2001

MALASANITÀ
Malata di tumore senza «longostatina»

di LORIS FRATARCANGELI

COSTRETTA a sospendere le cure per un disservizio burocratico.
Lei è una pensionata di Cassino. Ha 68 anni e sta lottando contro un tumore che la costringe a letto. Dopo quelli tradizionali, ha scelto, d'accordo con il suo medico curante, di sperimentare il metodo del professore Antonio Di Bella. Non senza qualche piccolo giovamento. Fino allo scorso maggio ha pagato di tasca propria le medicine, dando fondo ai suoi risparmi.
Poi si è rivolta al tribunale di Cassino.
Il giudice Rosalba Di Giulio, accogliendo l'istanza, ordinò alla Asl di garantire alla signora la consegna gratuita dei farmaci indicati nella terapia prescritta dall'anziano ricercatore. Nella lista figurano le fiale di «longostatina lar». Ciascuna delle quali costa la bellezza di cinque milioni di lire! L'anziana donna ne ha bisogno di una ogni 28 giorni.
Fino a venerdì scorso la farmacia dell'ospedale di Cassino ha sempre adempiuto all'ordinanza del tribunale. Così non è stato venerdì scorso. La fiala, a Cassino non era arrivata.
Certo, non per colpa della farmacia dell'ospedale. Certo, non per colpa della Asl di Frosinone. Ma intanto il medico curante, almeno fino a ieri pomeriggio, non ha potuto somministrare la sostanza. Uno dei figli della pensionata, accompagnato dall'avvocato Armando Pacione, si è rivolto alla caserma dei carabinieri per denunciare il disservizio. Chiede alla magistratura che sia fatta chiarezza sul ritardo. E che siano accertate le eventuali responsabilità in ordine all'increscioso episodio.