Cronaca di Frosinone

Lunedì 24 Dicembre 2001
Dopo l’avvio del nuovo reparto di Dialisi e Nefrologia presso la «Città della Salute»
Il primario Fini: una struttura efficiente

di SILVANO CIOCIA

I circa 40 pazienti dializzati che si servono della nuova e più funzionale struttura di Via A. Fabi esultano per l’efficienza dei nuovi e più sofisticati macchinari, dell’ottima posizione logistica del reparto e della aumentata strumentazione di cui si è dotata tanto da diventare punto di riferimento per l’intera regione.
«Abbiamo iniziato solamente dall’altro ieri - ci dice con enfasi il primario Fini, un professionista che riscuote largo credito professionale, con due sedute giornaliere che riguardano una ventina di dializzati. Quanto prima avremo la turnazione competa. Il personale altamente qualificato ora è stato messo nella condizione di ben operare tra la struttura di Via A. Fabi e quella dell’Umberto 1° dove opera senza soluzione di continuità 24 ore su 24 una Unità Operativa di Urgenza di Nefrologia con tanto di degenza per i casi dove bisogna intervenire tempestivamente dotata di 2 reni artificiali e ovviamente di personale medico e paramedico. «A pieno regime continua sempre il primario dr. Fini - torneremo molto presto con soddisfazione di tutti, dializzati e autorità sanitarie in primis il Manager Cavallotti ed il Direttore Sanitario Carlo Mirabella che si è prodigato oltre ogni limite per far ripartire prima di Natale questo importante ed insostituibile servizio.» «Un servizio - continua Fini- dotato anche di ulteriori apparecchiature e monitors utili per far fronte ad ogni emergenza. Il personale è ottimo, un’equipe qualificata di alto profilo professionale.» Con queste premesse sicuramente il servizio diventerà punto di riferimento per l’intera provincia.» «Soddisfatto anche il responsabile dei Dializzati a livello Regionale che cura anche i rapporti con le altre strutture Antonio Ricci il quale finalmente tira un sospiro di sollievo per la conclusione della vicenda il cui sacrificio di mesi e mesi è valso per ottenere questa splendida realtà.»Al servizio operano ben 6 medici e 15 infermieri specializzati, questo per dire che c’è ampia sicurezza terapeutica a beneficio di quanti si sottopongono giornalmente alla depurazione del sangue. «Finisce cosi la triste telenovela dei dializzati. Come dire è tornato il sereno quel sereno indispensabile per poter continuare a vivere attaccati ad un rene artificiale. In attesa della tanto sospirata chiamata per il trapianto.