PIANO SANITARIO
Soddisfatto il presidente della commissione regionale Alessandro
Foglietta Meno ospedali, più territorio
La spesa per ricoveri assorbe il 59% delle
risorse (» 11% sul dato nazionale)
di LUCA
SERGIO
MENO ospedali (che attualmente assorbono il 59% delle
risorse a fronte del dato nazionale attestantesi sul 48%, quindi sopra
dell’ 11%); soprattutto più prevenzione (alla quale è riservato appena il
12% del finanziamento sui bisogni) e più sanità nel territorio con
un’effettiva assistenza domiciliare integrata; più specialistica e in
particolare assistenza oncologica. Questi i punti-chiave del Piano
sanitario regionale licenziato dalla giunta regionale venerdì scorso, i
cui indirizzi sono stati trasposti in ben trentasei delibere che ora
dovranno cominciare il solito «iter» per l’approvazione definitiva da
parte del Consiglio. Prima però dovrà essere esaminato dalla commissione
Sanità. E proprio da qui arriva il primo parere favorevole: è quello del
presidente, il ciociaro Alessandro Foglietta. «Voglio esprimere - ha detto il consigliere alleanzino
- un
particolare apprezzamento al presidente Francesco Storace e all’assessore
Vincenzo Saraceni per l’approvazione in giunta del Piano da troppo tempo
atteso. Ricordo che nella passata legislatura più volte avevamo
sollecitato Badaloni e Cosentino a presentarlo ma i loro continui litigi
non ci avevano permesso di adottarlo. Il presidente Storace aveva
garantito di proporlo entro l’anno ed ancora una volta gli impegni presi
con gli elettori sono stati completamente mantenuti». Perché dice «sì»
al documento? «Si tratta di un Piano intelligente che mette in evidenza
una serie di opportunità e, avendo sempre presente la centralità della
persona e la conseguente umanizzazione della sanità, interviene sugli
ospedali-fotocopia, svolge una verifica sui bisogni della popolazione,
abbatte le liste d’attesa, guarda con attenzione a prevenzione e
assistenza domiciliare e riscrive il capitolo delle emergenze. Inoltre
ribadisce l’attenzione alle fasce più deboli, a cominciare dai malati
oncologici, con un sostegno alle famiglie dei malati di tumore per chi
intende utilizzare la cura Di Bella e a tutti gli altri è ribadito un
aiuto economico. Ritengo così di poter affermare con grande soddisfazione
l’impegno della giunta Storace a garantire coloro che hanno più bisogno,
nonostante la necessità di sanare un debito incredibilmente elevato (7.500
miliardi) ereditato da Badaloni e Cosentino». Infine Foglietta indirizza
una stoccata alla vicepresidente diessina Giulia Rodano, che ha criticato
il Piano dalle fondamenta: «Prima di parlare sarebbe bene verificarne il
contenuto, altrimenti si rischia di fare soltanto
demagogia».
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