La sospensione indotta dalla necessità di
verificare meglio le apparecchiature per la depurazione
dell’acqua Dialisi: ancora uno stop, ma
solo per pochi giorni Accettato dai pazienti l’ulteriore piccolo sacrificio per la
messa a punto di una struttura all’avanguardiadi
SILVANO CIOCIA
«DIALISI, ancora uno stop. Ma è solo questione
di qualche giorno poi tutto ritornerà alla normalità. Abbiamo voluto
verificare ancora meglio i macchinari per la depurazione dell’acqua per
una maggiore tranquillità nostra e dei pazienti. Dopo le feste tutto sarà
come prima anzi il reparto funzionerà completamente con tutti i pazienti
anche quelli che attualmente sono assistiti presso gli ospedali di Alatri
ed Anagni.» Lo afferma categoricamente il primario dott. Fini il quale
ha interessato del problema il Responsabile a livello regionale dell’Aned
Antonio Ricci ed i dializzati stessi «i quali hanno accettato di buon
grado tale decisione accollandosi ancora qualche giorno di sacrificio e
poi finalmente la triste telenovela finirà». Il nuovo reparto di
Dialisi e Nefrologia entrato in funzione nei nuovi e più confortevoli
locali al quarto piano di una palazzina della «Città della Salute» in via
A. Fabi dotato di apparecchiature per la deputazione dell’acqua di
assoluta affidabilità con nuovi monitors, ultramoderni letti di seduta,
ha iniziato ad operare con due turni giornalieri quello antimediano e
pomeridiano con una ventina di dializzati. Gli altri venti dializzati ancora
distaccati presso le altre strutture di Alatri e Anagni torneranno ad
usufruire delle prestazione del servizio della Città della Salute dopo le
festività. «Nè abbiamo potuto utilizzare il servizio all’interno
dell’ospedale di Frosinone - afferma sempre il primario Fini - in quanto è
sede di unità di urgenza ambulatoriale programmata per cui i due posti a
disposizione sono solo per le prestazioni dei ricoverati.» Antonio
Ricci responsabile dell’Aned informato di questa improvvisa decisione dai
vertici dell’Ausl Dr. Carmine Cavallotti,dal Direttore Sanitario Aziendale
Carlo Mirabella e dallo stesso primario Fini (i quali peraltro si stanno
adoperando anche in questi giorni di festa per far effettuare i lavori di
intervento sui macchinari) si dice «fiducioso e tranquillo che lo stop
dell’attività è dovuto solo per pochi giorni ed ha provveduto a
tranquillizzare i molti dializzati subito entrati in pena per questa
sospensione.» C’è da sottolineare infine che anche in questa
situazione l’azienda ha provveduto a mettere a disposizione pullmans per il
trasporto dei dializzati dal luogo di residenza nelle varie sedi ove
effettueranno i trattamenti dialitici.
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