Isola Liri L’Asl è morosa, l’erogazione idrica sospesa agli ambulatoridi PAOLO CARNEVALE
Rubinetti chiusi in un
ambulatorio per.. morosità. Una morosità ben giustificata, vista la macroscopica
bolletta di circa 40 milioni di euro ( più o meno 800 milioni di vecchie lire)
di cui è stato chiesto il pagamento, a testimonianza di più di dieci anni di
spettanze non pagate. Tutto si è poi risolto, almeno per il momento; ma il
contrasto tra i "morosi" e l'ente erogatore rimane, e rischia di trascinarsi a
lungo. L'incredibile vicenda si è verificata non più tardi delle 10 di ieri al
poliambulatorio ex Inam di Isola del Liri. Più o meno a quell'ora infatti una
squadra composta da un dirigente e da quattro operai della sezione di Isola del
Liri del Consorzio Acquedotti degli Aurunci si è presentata presso la struttura
sanitaria, situata nel pieno centro cittadino. La delegazione, di fronte agli
impiegati sbigottiti, ed ai medici del centro sanitario, ha chiarito la
contestazione. E gli operai hanno quindi provveduto a porre i sigilli alle
condutture che erogavano l'acqua, lasciando di fatto tutti senza servizio. Una
mancanza che, va detto per la tranquillità di tutti, non è durata moltissimo
tempo. Circa un paio d'ore dopo infatti, una comunicazione urgente è stata
mandata alla direzione provinciale dello stesso Consorzio, chiarendo che, a
norma di legge, non era consentito interrompere in maniera così immediata il
servizio idrico ad una struttura sanitaria. Ed è così che, intorno alle 12 della
stessa mattinata di ieri, i rubinetti chiusi sono stati di nuovo riaperti. È
però rimasto lo sconcerto per una misura del genere, spia di una situazione non
certo tranquilla a livello di Asl. E su questo ha posto l'accento il dottor
Eleuterio D'Ambrosio, medico all'interno della struttura, ed anche assessore
alla sanità del comune della cascata. Ed è appunto in questa seconda veste che
il dottore ha spedito al consorzio il fax che ha consentito il ripristino del
servizio. «Sono più di dieci anni che questa storia va avanti- ha detto il
dottore-, e certo non si può addebitare tutto al povero manager Cavallotti- ma
certo le bollette dovrà pagarle l'Asl. Io mi sono limitato a dire che non si
sospende l'acqua in un centro sanitario con 50 dipendenti e che serve migliaia
di persone. Per fortuna- ha concluso- tutto è andato bene». Per ora.
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