Cronaca di Frosinone

giugno 2002
Cavallotti: «Ho lavorato bene»
ASL L’operato dei manager sotto la lente di ingrandimento della commissione

di SILVANO CIOCIA

«SMENTISCONO Nella maniera più assoluta di essere in procinto di fare le valigie come da qualche parte si sta insinuando questi giorni, anzi continuerò il mio compito che è prettamente tecnico nella convinzione di portare a termine il mio vasto programma, che serva a ridare fiducia agli utenti e non secondariamente dotare di ulteriori servizi le strutture sanitarie operanti sul territorio».
Lo afferma con convinzione e con una certa comprensibile stizza il manager della Ausl di Frosinone Carmine Cavallotti da noi intervistato telefonicamente, il quale rincara anche la dose: «Il programma da me stilato è pienamente condiviso dal Presidente della Regione Lazio e dalla Giunta, basta dire che sono in fase di attivazione branche di alta specializzazione come quella di Emodinamica e Cardiochirurgia, la cui allocazione è stata decisa al primo piano dell’Umberto I ed a seguire l’allargamento della branca Oncologica, oltre al potenziamento del Pronto Soccorso.
«Non riesco neppure a capire poi perché sono state messe in giro queste "chiacchiere" del tutto gratuite - continua il manager dr. Carmine Cavallotti - in quanto come tutti dovrebbero sapere i manager sono sottoposti a giudizio per il loro operato da parte di una speciale Commissione. Successivamente caso mai, saranno adottate le determinazioni del caso». Ancora questo non è avvenuto.
Dunque un Cavallotti sicuro di aver operato bene nell’interesse della sanità ciociara. Convinzione che peraltro noi condividiamo, atteso che le varie strutture ospedaliere hanno avuto, sotto la sua gestione, almeno fino ad oggi, un impulso notevole in termini di presidi e di prestazioni.
Un Cavallotti dunque che continua imperterrito con il suo programma certo di essersi meritato gli apprezzamenti dei politici, dei sindaci e, soprattutto, di un esteso bacino di utenza.