Cronaca di Frosinone

Venerdì 4 Gennaio 2002
ACCUSE AI VERTICI SANITARI
Dodici laboratori d’analisi a rischio, la Uil insorge

di RAFFAELE CALCABRINA

«Siamo sempre più perplessi sull’operato dell’Asl di Frosinone». È un vero e proprio atto d’accusa quello lanciato da Alberto Matassa segretario generale della Federazione poteri locali della Uil all’indirizzo del manager Carmine Cavallotti. «Con il piano sanitario provinciale l’Asl ha inteso ridimensionare e ridurre a semplici succursali dell’ospedale principale gli ospedali di Ceccano e Pontecorvo e uno tra Alatri e Anagni». A non piacere alla Uil è pure la proposta di riorganizzare il servizio di analisi. «Rischiano di essere soppressi sei laboratori: Arpino, Atina, Ceccano, Ferentino e Isola del Liri - continua Matassa -. La proposta è deleteria, trattandosi degli unici laboratori pubblici esistenti in quelle zone (eccetto Isola dove ce ne sono altri due). Il caso di Ceccano diverrebbe emblematico: l’unico ospedale con ricoverati che non avrebbe un laboratorio di analisi. Insomma l’abolizione dei laboratori e l’istituzione al loro posto di semplici centri di prelievo va a tutto vantaggio delle strutture private», conclude Matassa. Giulio Rossi, altro sindacalista della Uil, adombra un sospetto. «E se questa fosse un manovra per mettere in disuso l’ospedale di Ceccano? Si tratta di decisioni inconcepibili - dice Rossi -. Si parla tanto di potenziare i servizi, ma in realtà la politica dell’Asl va nella direzione opposta. Così facendo si va verso lo smantellamento della sanità pubblica». La soppressione dei laboratori di analisi rischia di avere anche ricadute occupazionali? «Indubbiamente - prosegue Rossi -. Se il piano passa il personale passa in mobilità ad Arpino (5 unità) a Ceccano (15) o a Isola (7). Si tratta di personale che poi andrà ricollocato in altre sedi. Noi chiediamo la sospensione di questo piano».
Intanto approda sul tavolo del presidente della Regione Storace la questione della ritardata apertura dei presidi di Ceprano e Ferentino. Il consigliere Francesco De Angelis ha chiesto a Storace di «verificare la situazione e di invitare il direttore generale dell’Asl di Frosinone al rispetto degli impegni assunti».