ACCUSE AI VERTICI SANITARI
Dodici laboratori d’analisi a rischio, la Uil
insorgedi RAFFAELE CALCABRINA
«Siamo sempre più
perplessi sull’operato dell’Asl di Frosinone». È un vero e proprio atto d’accusa
quello lanciato da Alberto Matassa segretario generale della Federazione poteri
locali della Uil all’indirizzo del manager Carmine Cavallotti. «Con il piano
sanitario provinciale l’Asl ha inteso ridimensionare e ridurre a semplici
succursali dell’ospedale principale gli ospedali di Ceccano e Pontecorvo e uno
tra Alatri e Anagni». A non piacere alla Uil è pure la proposta di riorganizzare
il servizio di analisi. «Rischiano di essere soppressi sei laboratori: Arpino,
Atina, Ceccano, Ferentino e Isola del Liri - continua Matassa -. La proposta è
deleteria, trattandosi degli unici laboratori pubblici esistenti in quelle zone
(eccetto Isola dove ce ne sono altri due). Il caso di Ceccano diverrebbe
emblematico: l’unico ospedale con ricoverati che non avrebbe un laboratorio di
analisi. Insomma l’abolizione dei laboratori e l’istituzione al loro posto di
semplici centri di prelievo va a tutto vantaggio delle strutture private»,
conclude Matassa. Giulio Rossi, altro sindacalista della Uil, adombra un
sospetto. «E se questa fosse un manovra per mettere in disuso l’ospedale di
Ceccano? Si tratta di decisioni inconcepibili - dice Rossi -. Si parla tanto di
potenziare i servizi, ma in realtà la politica dell’Asl va nella direzione
opposta. Così facendo si va verso lo smantellamento della sanità pubblica». La
soppressione dei laboratori di analisi rischia di avere anche ricadute
occupazionali? «Indubbiamente - prosegue Rossi -. Se il piano passa il personale
passa in mobilità ad Arpino (5 unità) a Ceccano (15) o a Isola (7). Si tratta di
personale che poi andrà ricollocato in altre sedi. Noi chiediamo la sospensione
di questo piano». Intanto approda sul tavolo del presidente della Regione
Storace la questione della ritardata apertura dei presidi di Ceprano e
Ferentino. Il consigliere Francesco De Angelis ha chiesto a Storace di
«verificare la situazione e di invitare il direttore generale dell’Asl di
Frosinone al rispetto degli impegni assunti».
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