Incontro fra dottori e assessore
regionale al Bilancio sulla spesa farmaceutica: un tavolo per attivare un
controllo sulle prescrizioni «Il ticket sulle
ricette? Non cura il deficit» I medici di
base: «Ma siamo disponibili a collaborare per ridurre i costi»Si è chiuso con un punto interrogativo il primo giro di consultazioni tra
Regione, medici di famiglia e sindacati di categoria, che ieri si sono
incontrati per discutere l’eventualità, ventilata dall’assessore regionale al
bilancio, Andrea Augello, di introdurre un ticket sulle ricette per ogni
medicina prescritta.
«La nostra posizione critica sul provvedimento non
cambia - dice Pierluigi Bartoletti, segretario regionale della FIMMG, la
federazione che unisce i medici di base - Ma siamo disponibili a collaborare con
la Regione per affrontare il problema del deficit sanitario da una prospettiva
più ampia». Un primo risultato, infatti, i medici di famiglia lo hanno portato a
casa. Nei prossimi giorni torneranno a incontrare l’assessore Augello, insieme
al responsabile della sanità del Lazio, Vincenzo Saraceni, per formalizzare un
pre-accordo. «Ci metteremo di fronte a un tavolo congiunto con la Regione -
precisa Bartoletti - per verificare lo stato di salute del Lazio. Abbiamo anche
proposto di attivare commissioni specifiche per valutare, in ogni distretto,
l’appropriatezza delle prescrizioni mediche. Solo in questo modo sarà possibile
verificare fin da subito la spesa effettiva, fatta in ogni distretto,
correggendo il sistema alla base. L’introduzione del ticket, da sola - spiega il
segretario regionale della FIMMG - può solo tamponare l’emergenza. Ma tra sei
mesi ci ritroveremo nuovamente al punto di partenza».
Cgil, Cisl e Uil,
invece, si sono riservati di esprimere una posizione unitaria e definitiva solo
tra qualche giorno, quando dalla Regione avranno avuto un quadro completo di
dati per valutare gli effetti, sulla spesa farmaceutica, dell’introduzione del
ticket su ogni medicinale prescritto.
«A Roma e nel Lazio oggi vivono
più di 800 mila anziani e la percentuale è destinata a crescere - interviene
Aldo Davach, responsabile del dipartimento politiche sociali e sanitarie della
Cgil - Il problema della spesa farmaceutica, dunque, va affrontato in modo
strutturale, e non con un ragionamento disarticolato come quello del ticket che
serve solo a tamponare l’emergenza».
Per Alberto Sera, segretario della
Uil di Roma e del Lazio: «L’operazione dell’assessore Augello, che porterà ad un
risparmio di appena 250 miliardi, è tutta economica. Noi vogliamo sapere che
fine faranno i malati del Lazio. Chiediamo dati più precisi, e soprattutto,
aspettiamo di sederci, tra due settimane, al tavolo di confronto sul Piano
sanitario regionale». E già per domani mattina è previsto un nuovo confronto sui
ticket tra Regione e sindacati.
F.Mal.
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