Uil/Si dimettono Di Ciancio e De
Vivo Pensionati, rottura all’interno del
sindacatodi DOMENICO TORTOLANO
E' bufera nella Uil
pensionati della provincia per le dimissioni dal sindacato del capo Lega di
Cassino, Nino Di Ciancio, e dal direttivo provinciale di Antonio De Vivo in
segno di protesta contro la gestione del segretario provinciale Bruno Comegna
contro il quale i due hanno anche presentato un ricorso al collegio nazionale
dei probiviri. La contestazione nasce dalle modalità di gestione dei congressi e
dalle relative elezioni dei responsabili delle varie sezioni o leghe. Nino Di
Ciancio l'anno scorso venne riconfermato come capo Lega dai 600 iscritti. "Le
stranezze - scrive il pensionato- sono cominciate il 5 e 7 settembre scorso
quando a fronte di un già vigente regolamento congressuale nazionale su
iniziativa del segretario provinciale Uilp, Bruno Comegna, il comitato direttivo
approvava una proposta di delibera relativa allo stesso regolamento e così
mentre l'art. 7 prevede tempi, modi e validità per i congressi di lega, nella
proposta di delibera provinciale,invece, si confermava che i capi lega sono di
nomina della segreteria provinciale. Sulla base di questa norma il segretario mi
comunicava la conferma a capo lega prima ancora di essere rieletto, il 24
ottobre 2001." Contro tale gestione del sindacato Di Ciancio e De Vivo firmavano
un ricorso. " Voleva essere - spiega- un campanello d'allarme per lo stato di
salute, poco democratico e trasparente, che vive la Uilp di Frosinone chiedendo
che se ne discutesse fra i soggetti destinatari del ricorso, per ridare fiducia
e serenità alla categoria. Mi veniva,invece, risposto che tali situazioni
territoriali vanno risolte a livello provinciale. A fine dicembre Comegna mi
comunicava che la lega di Cassino sarà diretta da altri responsabili. Quindi
cacciato senza un confronto". Il segretario provinciale della Uilp, Bruno
Comegna, che guida un esercito di 4500 pensionati, smorza le polemiche. "Ho
agito- afferma- rispettando le direttive delle segreterie regionale e nazionale
cercando più volte il dialogo con Di Ciancio che,invece, continua a non capire i
regolamenti. Mi dispiace per l'uscita dal sindacato dopo anni di militanza. Le
sue contestazioni mi sembrano eccessive".
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