Cronaca di Frosinone

Sabato 19 Gennaio 2002
Uil/Si dimettono Di Ciancio e De Vivo
Pensionati, rottura all’interno del sindacato

di DOMENICO TORTOLANO

E' bufera nella Uil pensionati della provincia per le dimissioni dal sindacato del capo Lega di Cassino, Nino Di Ciancio, e dal direttivo provinciale di Antonio De Vivo in segno di protesta contro la gestione del segretario provinciale Bruno Comegna contro il quale i due hanno anche presentato un ricorso al collegio nazionale dei probiviri. La contestazione nasce dalle modalità di gestione dei congressi e dalle relative elezioni dei responsabili delle varie sezioni o leghe. Nino Di Ciancio l'anno scorso venne riconfermato come capo Lega dai 600 iscritti. "Le stranezze - scrive il pensionato- sono cominciate il 5 e 7 settembre scorso quando a fronte di un già vigente regolamento congressuale nazionale su iniziativa del segretario provinciale Uilp, Bruno Comegna, il comitato direttivo approvava una proposta di delibera relativa allo stesso regolamento e così mentre l'art. 7 prevede tempi, modi e validità per i congressi di lega, nella proposta di delibera provinciale,invece, si confermava che i capi lega sono di nomina della segreteria provinciale. Sulla base di questa norma il segretario mi comunicava la conferma a capo lega prima ancora di essere rieletto, il 24 ottobre 2001." Contro tale gestione del sindacato Di Ciancio e De Vivo firmavano un ricorso. " Voleva essere - spiega- un campanello d'allarme per lo stato di salute, poco democratico e trasparente, che vive la Uilp di Frosinone chiedendo che se ne discutesse fra i soggetti destinatari del ricorso, per ridare fiducia e serenità alla categoria. Mi veniva,invece, risposto che tali situazioni territoriali vanno risolte a livello provinciale. A fine dicembre Comegna mi comunicava che la lega di Cassino sarà diretta da altri responsabili. Quindi cacciato senza un confronto". Il segretario provinciale della Uilp, Bruno Comegna, che guida un esercito di 4500 pensionati, smorza le polemiche. "Ho agito- afferma- rispettando le direttive delle segreterie regionale e nazionale cercando più volte il dialogo con Di Ciancio che,invece, continua a non capire i regolamenti. Mi dispiace per l'uscita dal sindacato dopo anni di militanza. Le sue contestazioni mi sembrano eccessive".