Dilaga il lavoro nero in Ciociaria: gli
irregolari superano quota trentamila Dilaga il lavoro nero nella provincia di Frosinone. Più del 30% degli
iscritti ai centri per l’impiego nella provincia (circa 100.000) sono costretti
a lavorare senza alcuna tutela di legge o contrattuale. Secondo i dati elaborati
dalla Commissione provinciale di coordinamento della vigilanza sul lavoro nero,
su 1912 aziende visitate nel 2001 dal personale di vigilanza ben 1259 hanno
presentato irregolarità, e dei 12.338 lavoratori in esse occupati 990 non erano
registrati sul libro paga. Tale fenomeno comporta un elevato tasso di evasione
fiscale e contributiva. Si calcola infatti che i contributi evasi fino al 2001
ammontino a circa 17 miliardi di lire, mentre quelli pagati in ritardo si
aggirano intorno ai 5 miliardi. «Il lavoro nero si annida in tutti i settori
produttivi - denuncia il segretario provinciale della Cisl, Domenico Di Palma -
in particolare in quello delle costruzioni, del commercio e della ristorazione.
Per combatterlo non bastano gli strumenti repressivi: è urgente mettere
d’accordo le istituzioni provinciali con le organizzazioni degli imprenditori e
dei lavoratori».
|