Anagni/La manifestazione organizzata da
Rifondazione: il sindaco Fiorito rifiuta il confronto Tagli all’ospedale, sit-in di protestadi VALERIO ASCENZI
Nell'ambito di un
sit-in sulla sanità ieri, Rifondazione comunista ha risposto alle accuse, mosse
dal sindaco Franco Fiorito, circa la strumentalizzazione della vicenda
dell'Ospedale di Anagni. La manifestazione è stata preceduta da un incontro in
cui sono intervenute le rappresentanze aziendali e dei dipendenti della
struttura anagnina. Saverio Coppola, segretario del circolo di Rc di Anagni,
ha introdotto il dibattito: «non abbiamo strumentalizzato la vicenda: il sindaco
ha assicurato il suo intervento in soccorso dell'ospedale tranquillizzando la
popolazione, nessuno però ha detto che la Regione effettuerà tagli alla
struttura di Anagni in favore di Alatri: un movimento, guarda caso, a favore di
una città in cui tra poco si andrà al voto». Coppola lamenta il mancato
confronto con i partiti di maggioranza: «li abbiamo invitati tutti, Fiorito
compreso, non si è visto nessuno e se non c'è stato confronto non è colpa
nostra». Romolo Rea, membro della commissione Sanità della Regione Lazio, è
sulla stessa lunghezza d'onda: «la strumentalizzazione la fa chi parla solo
attraverso canali d'informazione e rifiuta il confronto diretto». Rea ha preso
parte anche all'incontro preliminare alla manifestazione: «pur in presenza di
pochi medici, la discussione ha scaturito forti preoccupazioni per diversi
reparti; Cardiologia verrà attivato in maniera più che funzionale, ma le
condizioni di altri settori, come la Dialisi, non sono affatto buone». Rea
ripropone la ristrutturazione della clinica di via Madonna delle Grazie: «la Asl
spende troppo prendendo in affitto i locali per i servizi all'utenza: come il
distretto sanitario o il servizio veterinario; invece ci sono progetti e fondi
per ristrutturare la vecchia clinica ormai fatiscente, utilizzarla abbatterebbe
due difficoltà: la necessità di locali e le difficoltà economiche; mi batterò
per la rivalutazione di quell'edificio». Sulla reintroduzione del ticket è
intervenuto Paolo De Simone: «era stato eliminato per favorire i malati meno
abbienti, reintrodurlo ora non è sinonimo della politica sociale di cui parla la
Giunta Regionale».
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