Cassino/Il vice presidente della
commissione Sanità Giulia Rodano: «Il Gemma De Posis? Desolante» «Ospedale vecchio e in abbandono» Blitz nella struttura sanitaria dei consiglieri regionali e comunali
dell’Ulivodi DOMENICO TORTOLANO
Una lista d'attesa
di nove mesi ad Oculistica per un intervento chirurgico mentre al reparto di
Ostetricia manca l'ecografo. E ancora, il Dea (dipartimento di emergenza e
accettazione) è stato smantellato. Il personale sanitario è carente ovunque.
Questo il quadro disegnato ieri dai gruppi consiliari dell'Ulivo alla Regione
Lazio e al comune di Cassino al termine della visita all'ospedale cittadino del
"Gemma De Bosis". «Il giudizio sul presidio ospedaliero locale- ha detto il
consigliere regionale diessino Francesco De Angelis- è negativo per lo stato di
abbandono della struttura dove da tempo non vengono eseguiti lavori di
ammodernamento e né il personale andato in pensione è stato rimpiazzato. Lo
stato di fatiscenza è preoccupante ma gli utenti non si devono allarmare perché
le capacità professionali sono eccellenti». A lanciare l'allarme della scarsa
attenzione verso la sanità locale da parte dell'Asl è stato il consigliere
provinciale e segretario del Ppi, Ettore Urbano, il quale ha detto che il
cassinate ha bisogno di un ospedale attrezzato e confortevole dal momento che
gli utenti sono in aumento, oltre 40 mila l'anno scorso. Gli ha fatto eco il
vice presidente della commissione sanità alla regione, Giulia Rodano, la quale
ha definito desolante l'ospedale dove spesso il medico è costretto a visitare i
malati sulle barelle per la mancanza di posti letto. «Chiederemo di accelerare
la costruzione del nuovo nosocomio - ha aggiunto- ma ancora non si è provveduto
ad appaltare la gara per tutte le attrezzature. Si rischia di avere tra qualche
anno una cattedrale nel deserto». Dello stesso avviso Giovanni Hermanin, ex
assessore regionale all'ambiente, il quale ha detto che il cassinate deve
disporre di un polo sanitario di primo piano per le professionalità esistenti.
«Da quando governa il Polo - ha osservato- non è stata spesa alcuna somma per
questo territorio. C'è un vuoto politico a livello decisionale». Le tre sale
operatorie programmate nel 1998 dall'Asl per due miliardi e 400 milioni non sono
state più realizzate e per gli interventi chirurgici i vari reparti sono
costretti a programmare per tempo la lista con disagi per tutti. Il segretario
provinciale diessino, Luciano Gatti, ha criticato la giunta Storace per
l'introduzione del ticket sulle ricette. «Avvieremo - ha detto- una raccolta di
firme mirata a far revocare la delibera contestata da tutti i gruppi
dell'Ulivo».
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