Cronaca di Frosinone

Sabato 26 Gennaio 2002
Cassino/Il vice presidente della commissione Sanità Giulia Rodano: «Il Gemma De Posis? Desolante»
«Ospedale vecchio e in abbandono»
Blitz nella struttura sanitaria dei consiglieri regionali e comunali dell’Ulivo

di DOMENICO TORTOLANO

Una lista d'attesa di nove mesi ad Oculistica per un intervento chirurgico mentre al reparto di Ostetricia manca l'ecografo. E ancora, il Dea (dipartimento di emergenza e accettazione) è stato smantellato. Il personale sanitario è carente ovunque. Questo il quadro disegnato ieri dai gruppi consiliari dell'Ulivo alla Regione Lazio e al comune di Cassino al termine della visita all'ospedale cittadino del "Gemma De Bosis". «Il giudizio sul presidio ospedaliero locale- ha detto il consigliere regionale diessino Francesco De Angelis- è negativo per lo stato di abbandono della struttura dove da tempo non vengono eseguiti lavori di ammodernamento e né il personale andato in pensione è stato rimpiazzato. Lo stato di fatiscenza è preoccupante ma gli utenti non si devono allarmare perché le capacità professionali sono eccellenti». A lanciare l'allarme della scarsa attenzione verso la sanità locale da parte dell'Asl è stato il consigliere provinciale e segretario del Ppi, Ettore Urbano, il quale ha detto che il cassinate ha bisogno di un ospedale attrezzato e confortevole dal momento che gli utenti sono in aumento, oltre 40 mila l'anno scorso.
Gli ha fatto eco il vice presidente della commissione sanità alla regione, Giulia Rodano, la quale ha definito desolante l'ospedale dove spesso il medico è costretto a visitare i malati sulle barelle per la mancanza di posti letto. «Chiederemo di accelerare la costruzione del nuovo nosocomio - ha aggiunto- ma ancora non si è provveduto ad appaltare la gara per tutte le attrezzature. Si rischia di avere tra qualche anno una cattedrale nel deserto».
Dello stesso avviso Giovanni Hermanin, ex assessore regionale all'ambiente, il quale ha detto che il cassinate deve disporre di un polo sanitario di primo piano per le professionalità esistenti. «Da quando governa il Polo - ha osservato- non è stata spesa alcuna somma per questo territorio. C'è un vuoto politico a livello decisionale».
Le tre sale operatorie programmate nel 1998 dall'Asl per due miliardi e 400 milioni non sono state più realizzate e per gli interventi chirurgici i vari reparti sono costretti a programmare per tempo la lista con disagi per tutti. Il segretario provinciale diessino, Luciano Gatti, ha criticato la giunta Storace per l'introduzione del ticket sulle ricette. «Avvieremo - ha detto- una raccolta di firme mirata a far revocare la delibera contestata da tutti i gruppi dell'Ulivo».