LE ACCUSE «Il 2001, un anno nero per la sanità: nessuna spesa per nuovi macchinari»
In attesa dell'entrata in funzione del nuovo ospedale di via San Pasquale
a Cassino va tenuto nella massima efficienza il "Gemma De Bosis" a
garanzia della salute dei cittadini. Lo hanno detto gli esponenti
dell'Ulivo al termine del sopralluogo rimarcando che fino al 2000 i posti
letto erano 226 mentre ora ne sono stati disattivati dieci e altri 14 tra
breve. Tra il 1998 e il 2000, è stato detto ancora, sono stati
ristrutturati i reparti di pediatria, nefrologia e dialisi, radiologia con
la Tac e la postazione del 118 oltre all'unità coronarica. «Nel 2001- ha
detto il diessino Francesco de Angelis- non vi è stato alcun intervento.
Tra il 1998 e il 2000 per le nuove apparecchiature sono stati investiti
cinque miliardi e 400 milioni mentre l'anno scorso con la giunta Storace
nemmeno un soldo». Il personale, è stato spiegato ancora, nel 2001 si è
ridotto di 21 unità mentre nel 2000 era salito di 31 persone per un totale
di 473 dipendenti. Di un finanziamento della Regione Lazio per sette
miliardi destinato alla messa a norma e alla ristrutturazione l'Asl sotto
la guida del manager Carmine Cavallotti, secondo l'Ulivo, non vi è più
traccia. «E' stato lasciato cadere - hanno aggiunto Ettore Urbano e
Francesco De Angelis - progetto e finanziamento. Siamo all'assurdo. Ora
dobbiamo vigilare sul nuovo ospedale per evitare pericolosi ritardi».
D. Tor.
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