Cronaca di Frosinone

Martedì 29 Gennaio 2002
I genitori di Francesca: «Nessuno c’informò delle malformazioni: avremmo potuto decidere di abortire»
Disabile dalla nascita, citata l’Asl
Chiesti due miliardi ai medici dell’ospedale di Sora

di ALESSIO PORCU

Francesca ha due anni e sta sempre in braccio alla mamma. Non ha cominciato a muovere i suoi primi passi, non ha iniziato a dire le sue prime parole. E forse non lo farà mai. Perché Francesca non è una bambina come tutte le altre: ha delle malformazioni molto gravi e ogni mezz'ora i genitori devono infilarle nella gola una piccola sonda per aspirare la saliva che si concentra nella trachea. Giorno e notte. Ora i genitori vogliono un milione di euro (circa due miliardi di lire) come risarcimento dai medici del reparto Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale di Sora che hanno seguito la gravidanza: li accusano di non avergli detto in tempo che Francesca (il nome e tutti i riferimenti che la renderebbero identificabile vengono omessi per tutelarne la privacy) aveva quelle gravi malformazioni congenite. In questo modo non sono stati messi nella condizione di decidere se portare avanti la gravidanza o abortire come consente in questi casi la normativa.
Ma non è tutto. Nell'atto di citazione preparato dall'avvocato Antonio Cinelli di Monte San Giovanni, la Asl ed il primario in servizio nell'agosto del '99 vengono accusati di non avere compiuto il parto cesareo nonostante fosse indispensabile. E in questo modo - sostengono - la bambina ha riportato altre lesioni gravissime. Al punto che ora viene giudicata invalida all'ottanta per cento. Perché dicono che bisognava operare? "Perché - è scritto nell'atto di citazione - la bambina venne fatta nascere con l'aiuto di una ventosa nonostante avesse due giri di cordone ombelicale attorno al collo". E durante il parto quel cordone la stava soffocando, il cervello è rimasto alcuni minuti senza ossigeno rimanendo danneggiato per sempre.
Il papà di Francesca è operaio, la mamma è casalinga ed ha subito un grave trauma psichico una volta dimessa dall'ospedale. Abitano in un centro a 20 chilometri da Sora ma a casa Francesca non c'è andata per quasi tutto il primo anno di vita. Aveva appena due mesi quando veniva trasferita al Bambin Gesù di Roma. C'è rimasta quattro mesi per curare l'insufficienza respiratoria cronica, le convulsioni, le conseguenze dell'anossia cerebrale. E' stato nella capitale che i sanitari hanno accertato "la presenza di malformazioni congenite prima del parto, di cui i genitori non sono stati avvisati".
La prima udienza del processo a carico della Asl di Frosinone si terrà nel prossimo mese di aprile. La difesa dei medici? Al momento non si conosce, le memorie difensive non sono state ancora depositate. "La causa civile da parte della famiglia - dice l'avvocato Antonio Cinelli - vuole essere un modo per sensibilizzare i medici ad una completa informazione medica e ad un più attento svolgimento della professione".

(Ha collaborato Augusto Cinelli)