SANITÀ Durissima presa di posizione del segretario
generale Uil Alberto Matassa Laboratori analisi,
ristrutturazione ko Il sindacalista si chiede cosa abbia in animo di fare in
proposito la Asl frusinatedi
SILVANO CIOCIA
Dura presa di posizione del Segretario Generale
della Uil Alberto Matassa sulla Riorganizzazione dei Laboratori di Analisi
che stenta ad essere portata a termine e per la quale il sindacalista ha
scritto al Direttore Generale della Ausl di Frosinone Carmine Cavallotti
ed ai sindaci di Arpino, Atina, Ceccano, Ceprano, Ferentino e Isola del
Liri. Nella lunga lettera la Uil espirme tutta la sua perplessità su
cosa l’Azienda Ausl di Frosinone vuole fare ... da grande... «Con il
Piano Sanitario Provinciale - scrive Matassa - il Manager ha inteso
ridimensionare e ridurre a semplici succursali dell’Ospedale principale,
tre Ospedali ( Alatri, Anagni, Ceccano o Pobntecorvo). Con proposta di
riorganizzazione dei laboratori di Analisi datata 21.12.2001 intende
sopprimere 6 laboratori ( Arpino, Atina, Ceccano, Ceprano, Ferentino ed
Isola del Liri ) rendendoli dei semplici centri di prelievo.» «Nel
rilevare che i laboratori in questione - continua Alberto Matassa -sono
gli unici pubblici esistenti in tali importanti centri della provincia con
la sola eccezione di Isola del Liri che attualmente ne ha ancora due, si
ritiene la proposta deleteria e del tutto lesiva nei confronti dei
cittadini utenti delle predette zone che avendo perso l’Ospedale ora
perderebbero anche i servizi. Il caso di Ceccano è poi emblematico,
sarebbe l’unico ospedale con ricoverati che non avrebbe un laboratorio di
analisi, e che in compenso, avrebbe però, presso il P.S. della
strumetazione, gestita da personale non specializzato che assicurerebbe
l’urgenza.» « Nel dare atto - prosegue il sindacalista - che con
l’abolizione dei laboratori e l’istituzione dei Centri di Prelievo,
comunque verrebbe asasicurato al cittadino un servizio, viene spontanea
però una riflessione. E qui affonda il bisturi : «perchè in questa
situazione il cittadino dovrebbe preferire la struttura pubblica dove il
suo prelievo verrebbe sballottato per la provincia con possibile errore
umano, derivante dalle diverse fasi operative ( prelievo, trasporto,
effettuazione dell’esame refertazione e consegna della risposta) quando,
semplicemente, può andare al laboratorio privato più vicino, e con la
stessa spesa, ottenere un servizio pià sicuro e veloce?» «Questo
sindacato - conclude sconcertato Alberto Mollica - nella convinzione che
il privato specialmente nella sanità deve essere assolutamente
complementare al pubblico, ritiene che i servizi esistenti non solo devono
essere conservati ma per una semplice migliore offerta all’utente, debbono
essere potenziati. Alla luce di quanto sopra Il Segretario generale della
Uil Mollica chiede a Cavallotti di «rivedere la proposta avanzata perchè
indebolisce la sanità pubblica nella provincia e sicuramente non fa gli
interessi dei cittadini utenti.»
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