Cronaca di Frosinone

Venerdì 4 Gennaio 2002
SANITÀ Durissima presa di posizione del segretario generale Uil Alberto Matassa
Laboratori analisi, ristrutturazione ko
Il sindacalista si chiede cosa abbia in animo di fare in proposito la Asl frusinate

di SILVANO CIOCIA

Dura presa di posizione del Segretario Generale della Uil Alberto Matassa sulla Riorganizzazione dei Laboratori di Analisi che stenta ad essere portata a termine e per la quale il sindacalista ha scritto al Direttore Generale della Ausl di Frosinone Carmine Cavallotti ed ai sindaci di Arpino, Atina, Ceccano, Ceprano, Ferentino e Isola del Liri.
Nella lunga lettera la Uil espirme tutta la sua perplessità su cosa l’Azienda Ausl di Frosinone vuole fare ... da grande...
«Con il Piano Sanitario Provinciale - scrive Matassa - il Manager ha inteso ridimensionare e ridurre a semplici succursali dell’Ospedale principale, tre Ospedali ( Alatri, Anagni, Ceccano o Pobntecorvo). Con proposta di riorganizzazione dei laboratori di Analisi datata 21.12.2001 intende sopprimere 6 laboratori ( Arpino, Atina, Ceccano, Ceprano, Ferentino ed Isola del Liri ) rendendoli dei semplici centri di prelievo.»
«Nel rilevare che i laboratori in questione - continua Alberto Matassa -sono gli unici pubblici esistenti in tali importanti centri della provincia con la sola eccezione di Isola del Liri che attualmente ne ha ancora due, si ritiene la proposta deleteria e del tutto lesiva nei confronti dei cittadini utenti delle predette zone che avendo perso l’Ospedale ora perderebbero anche i servizi.
Il caso di Ceccano è poi emblematico, sarebbe l’unico ospedale con ricoverati che non avrebbe un laboratorio di analisi, e che in compenso, avrebbe però, presso il P.S. della strumetazione, gestita da personale non specializzato che assicurerebbe l’urgenza.»
« Nel dare atto - prosegue il sindacalista - che con l’abolizione dei laboratori e l’istituzione dei Centri di Prelievo, comunque verrebbe asasicurato al cittadino un servizio, viene spontanea però una riflessione. E qui affonda il bisturi : «perchè in questa situazione il cittadino dovrebbe preferire la struttura pubblica dove il suo prelievo verrebbe sballottato per la provincia con possibile errore umano, derivante dalle diverse fasi operative ( prelievo, trasporto, effettuazione dell’esame refertazione e consegna della risposta) quando, semplicemente, può andare al laboratorio privato più vicino, e con la stessa spesa, ottenere un servizio pià sicuro e veloce?»
«Questo sindacato - conclude sconcertato Alberto Mollica - nella convinzione che il privato specialmente nella sanità deve essere assolutamente complementare al pubblico, ritiene che i servizi esistenti non solo devono essere conservati ma per una semplice migliore offerta all’utente, debbono essere potenziati. Alla luce di quanto sopra Il Segretario generale della Uil Mollica chiede a Cavallotti di «rivedere la proposta avanzata perchè indebolisce la sanità pubblica nella provincia e sicuramente non fa gli interessi dei cittadini utenti.»