PONTECORVO Ancora disservizi all’ospedale Del
Prete, intervengono associazioni civiche Manca l’impiegato, rinviata
visita medica Vittima del caso di malasanità un cardiopatico che necessita di
accertamenti miratidi
UMBERTO PAPPALARDO
PONTECORVO - Il caos regna nell’ospedale
«Pasquale Del Prete», ma nessuno risponde delle disfunzioni. Il manager
dell’Azienda sanitaria locale Carmine Cavallotti aveva promesso che
avrebbe trasformato la sanità a «misura d’uomo». Ma gli indizi sono ancora
tutti negativi. Gli appuntamenti per gli esami diagnostici sono «saltati»,
senza colpo ferire. I malati sono considerati dei numeri statistici,
come fossero delle «anime morte». L’ultimo episodio di disprezzo della
salute del cittadino risale a qualche giorno fa. Il paziente Antonio
Cripaldi, di San Giovanni Incarico, affetto da patologie varie, dopo una
lunga fila al Centro ufficio prenotazioni (Cup), è riuscito a pagare il
ticket per sottoporsi a una visita cardiologica e fare un
elettrocardiogramma. Si è presentato al «Pasquale Del Prete» il giorno
dell’appuntamento (7 gennaio 2002), ma ha scoperto, con grande disappunto,
che l’addetto al servizio era assente. Senza fornire alcuna
giustificazione, gli è stato fissato un altro appuntamento per sottoporsi
a visita. «Da tempo sono malato - ha spiegato il paziente - e seguo
con scrupolo le terapie. Per stabilire lo stato di salute del mio cuore
era necessario fare accertamenti mirati, ma non ho potuto fare
l’elettrocardiogramma perché il medico era assente. Spero che il ritardo
non provochi le complicazioni temute». Le associazioni solidaristiche
(Centro per i «Diritti del cittadino» e Tribunale del malato) sono scese
sul piede di guerra per ribadire la tutela rigorosa della salute del
cittadino. «Il cittadino - ha sottolinea il "Codici" - appare come un
"accidenti" nel "pianeta sanità". Gli interessi del singolo addetto sono
prevalenti. Eppure, le autorità statali e regionali del settore, da tempo,
vanno dicendo che il paziente è al centro della loro attenzione. Il
manager Cavallotti dovrebbe disporre un'indagine per accertare i motivi
dell'interruzione del pubblico servizio». In effetti, rimandare una
visita potrebbe anche risultare pericoloso: lo stato di salute potrebbe
aggravarsi fino alle estreme conseguenze. «In questi casi - ha concluso il
Codici - chi pagherebbe i danni causati al malato? Il medico latitante o
la Asl accondiscendente ?». I tutori della salute pubblica devono
operare una inversione di tendenza, ponendo l’uomo al centro delle loro
attenzioni.
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