Cronaca di Frosinone

Mercoledì 9 gennaio 2002
PONTECORVO Ancora disservizi all’ospedale Del Prete, intervengono associazioni civiche
Manca l’impiegato, rinviata visita medica
Vittima del caso di malasanità un cardiopatico che necessita di accertamenti mirati

di UMBERTO PAPPALARDO

PONTECORVO - Il caos regna nell’ospedale «Pasquale Del Prete», ma nessuno risponde delle disfunzioni. Il manager dell’Azienda sanitaria locale Carmine Cavallotti aveva promesso che avrebbe trasformato la sanità a «misura d’uomo». Ma gli indizi sono ancora tutti negativi. Gli appuntamenti per gli esami diagnostici sono «saltati», senza colpo ferire.
I malati sono considerati dei numeri statistici, come fossero delle «anime morte». L’ultimo episodio di disprezzo della salute del cittadino risale a qualche giorno fa. Il paziente Antonio Cripaldi, di San Giovanni Incarico, affetto da patologie varie, dopo una lunga fila al Centro ufficio prenotazioni (Cup), è riuscito a pagare il ticket per sottoporsi a una visita cardiologica e fare un elettrocardiogramma. Si è presentato al «Pasquale Del Prete» il giorno dell’appuntamento (7 gennaio 2002), ma ha scoperto, con grande disappunto, che l’addetto al servizio era assente. Senza fornire alcuna giustificazione, gli è stato fissato un altro appuntamento per sottoporsi a visita.
«Da tempo sono malato - ha spiegato il paziente - e seguo con scrupolo le terapie. Per stabilire lo stato di salute del mio cuore era necessario fare accertamenti mirati, ma non ho potuto fare l’elettrocardiogramma perché il medico era assente. Spero che il ritardo non provochi le complicazioni temute». Le associazioni solidaristiche (Centro per i «Diritti del cittadino» e Tribunale del malato) sono scese sul piede di guerra per ribadire la tutela rigorosa della salute del cittadino.
«Il cittadino - ha sottolinea il "Codici" - appare come un "accidenti" nel "pianeta sanità". Gli interessi del singolo addetto sono prevalenti. Eppure, le autorità statali e regionali del settore, da tempo, vanno dicendo che il paziente è al centro della loro attenzione. Il manager Cavallotti dovrebbe disporre un'indagine per accertare i motivi dell'interruzione del pubblico servizio».
In effetti, rimandare una visita potrebbe anche risultare pericoloso: lo stato di salute potrebbe aggravarsi fino alle estreme conseguenze. «In questi casi - ha concluso il Codici - chi pagherebbe i danni causati al malato? Il medico latitante o la Asl accondiscendente ?».
I tutori della salute pubblica devono operare una inversione di tendenza, ponendo l’uomo al centro delle loro attenzioni.