AZIENDA SANITARIA L’Ugl
pretende chiarezza dal manager Cavallotti Nonostante il protocollo d’intesa firmato con le organizzazioni
sindacali gli accordi stentano ad essere attuati
di
SILVANO CIOCIA
Arriva puntuale un’altra diffida sul tavolo del
manager della Ausl di Frosinone Carmine Cavallotti inviata da Rosa
Roccatani Segretario Provinciale della Ugl diretta anche al Direttore
Amministrativo Giovanni Terlizzo e a quello sanitario aziendale Carlo
Mirabella sull’applicazione del Contratto Collettivo Integrativo. Cosi
scrive in maniera perentoria e puntuale la Ugl: «Il 21 Luglio 2000 è stato
siglato tra la parte pubblica Azienda Ausl e le OO.SS. l’accordo relativo
al Contratto Collettivo Integrativo - Comparto Sanità 1998-2000. Sono
trascorsi circa diciotto mesi nel corso dei quali l’Azienda Sanitaria ha
completamente disatteso l’applicazione dell’accordo. La Ugl Sanità
aderente alla Fsi - scrive sempre Roccatani - diffida i vertici aziendali
dal mantenere questo atteggiamento omissivo ed invita gli stessi a dare
immediata applicazione a quanto previsto dall’accordo, con particolare
riferimento all’art.3 comma 9 riferito al riconoscimento del quarto d’ora
di sovrapposizione di presenza del personale turnista, ciò per garantire
il passaggio delle consegne ed all’art.4 punto terzo, relativo alla
monetizzazione del lavoro straordinario prestato e recuperato a
discrezionalità del Dirigente di turno. Infatti l’accordo in proposito
stabilisce che l’eventuale recupero va programmato solo su richiesta del
dipendente». Ma l’organizzazione sindacale va oltre laddove afferma
:« considerato che la mancata applicazione dell’accordo ha comportato per
i dipendenti della Sanità un notevole danno economico, la Fsi - Ugl
Sanità, a tutela dei lavoratori informa di non essere più disposta a
tollerare ulteriori ritardi e chiede a norma dei legge che vengano
comunicati il nome del responsabile o dei responsabili del/dei precedenti
e la data entro la quale le suddette pratiche saranno perfezionate.
Dicevamo ancora una dura presa di posizione di uno dei sindacati più
rappresentativi nel comparto della sanità e questa volta l’importanza del
problema ha richiesto questa dura presa di posizione da parte di Rosa
Roccatani per la monetizzazione del lavoro straordinario, sul quale è
stata sempre attenta e vigile.. Per cui ritiene che il mancato accordo
lede la tutela dei lavoratori ed i lori diritti.
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