Cronaca di Frosinone

Venerdì 18 gennaio 2002

AZIENDA SANITARIA
L’Ugl pretende chiarezza dal manager Cavallotti
Nonostante il protocollo d’intesa firmato con le organizzazioni sindacali gli accordi stentano ad essere attuati

di SILVANO CIOCIA

Arriva puntuale un’altra diffida sul tavolo del manager della Ausl di Frosinone Carmine Cavallotti inviata da Rosa Roccatani Segretario Provinciale della Ugl diretta anche al Direttore Amministrativo Giovanni Terlizzo e a quello sanitario aziendale Carlo Mirabella sull’applicazione del Contratto Collettivo Integrativo.
Cosi scrive in maniera perentoria e puntuale la Ugl: «Il 21 Luglio 2000 è stato siglato tra la parte pubblica Azienda Ausl e le OO.SS. l’accordo relativo al Contratto Collettivo Integrativo - Comparto Sanità 1998-2000. Sono trascorsi circa diciotto mesi nel corso dei quali l’Azienda Sanitaria ha completamente disatteso l’applicazione dell’accordo.
La Ugl Sanità aderente alla Fsi - scrive sempre Roccatani - diffida i vertici aziendali dal mantenere questo atteggiamento omissivo ed invita gli stessi a dare immediata applicazione a quanto previsto dall’accordo, con particolare riferimento all’art.3 comma 9 riferito al riconoscimento del quarto d’ora di sovrapposizione di presenza del personale turnista, ciò per garantire il passaggio delle consegne ed all’art.4 punto terzo, relativo alla monetizzazione del lavoro straordinario prestato e recuperato a discrezionalità del Dirigente di turno.
Infatti l’accordo in proposito stabilisce che l’eventuale recupero va programmato solo su richiesta del dipendente».
Ma l’organizzazione sindacale va oltre laddove afferma :« considerato che la mancata applicazione dell’accordo ha comportato per i dipendenti della Sanità un notevole danno economico, la Fsi - Ugl Sanità, a tutela dei lavoratori informa di non essere più disposta a tollerare ulteriori ritardi e chiede a norma dei legge che vengano comunicati il nome del responsabile o dei responsabili del/dei precedenti e la data entro la quale le suddette pratiche saranno perfezionate. Dicevamo ancora una dura presa di posizione di uno dei sindacati più rappresentativi nel comparto della sanità e questa volta l’importanza del problema ha richiesto questa dura presa di posizione da parte di Rosa Roccatani per la monetizzazione del lavoro straordinario, sul quale è stata sempre attenta e vigile..
Per cui ritiene che il mancato accordo lede la tutela dei lavoratori ed i lori diritti.