Cronaca di Frosinone

Sabato 19 gennaio 2002

ANAGNI
Fiorito: l’ospedale non chiuderà mai

ANAGNI - «Una mera strumentalizzazione politica». Così il sindaco, Franco Fiorito, bolla l’annunciata odierna manifestazione del Prc contro l’asserito ridimensionamento dell’ospedale. Che Fiorito smentisce categoricamente: «Non ci sto perché è evidente che si sta speculando sui diritti dei cittadini. I vertici dell’Asl mi hanno assicurato che non saranno smembrati né tanto meno spostati i reparti di chirurgia, cardiologia e ortopedia. Il fatti che i reparti di Anagni e Alatri facciano parte di una struttura che fa capo a un unico responsabile rappresenta un risparmio di spesa che non inciderà sulla qualità dei servizi offerti all’utenza. Si fa perciò allarmismo; comunque sono pronto a intervenire nel caso che ci fosse veramente un allarme. Nessuno toccherà l’ospedale». Il sindaco ha annunciato di voler tenere un Consiglio aperto, al quale sarà invitato il manager Cavallotti per «dare chiarimenti alla cittadinanza e questa sarà la sede giusta». Dalla sanità all’ambiente, per il quale sono molte le novità previste quest’anno. Qualche giorno fa il sindaco ha manifestato l'intenzione di creare, di concerto con l'Assessorato ai Servizi Sociali, un apposito ufficio, data la difficile situazione in cui versa purtroppo la città: «Abbiamo intenzione di investire in maniera massiccia sul settore, ne è dimostrazione proprio la prossima istituzione di quest'ufficio. Quest'investimento, riguardante anche la messa a norma dei depuratori, è solo l'inizio della rivoluzione che abbiamo in mente di creare nell'ambito dell'intera gestione del servizio». «Sono pienamente soddisfatto - sottolinea l’assessore Luca Vecchi - di come stanno andando le cose e del lavoro che fino ad oggi abbiamo svolto. Sicuramente faremo meglio dal momento in cui potremo contare su un apposito ufficio». Proprio in questi giorni, tra l'altro, è in fase di studio un piano per la messa a norma di tutti gli impianti di depurazione del territorio. La spesa prevista si aggirerebbe attorno ai 100 milioni. L'operazione riguarderà sia la parte elettrica che la parte meccanica degli impianti. Nel frattempo, comunque, cresce la protesta dei residenti nella zona industriale, da tempo sotto pressione a causa della presenza di grossi stabilimenti i cui impianti, giorno e notte, emettono lunghe colonne di fumo e di vapori che lasciano un fetore insopportabile. Tutto questo accade in località Selciatella. Tale grave problema, che sta comportando evidenti compromissioni all'ecosistema della zona, fu rivelato anche da un'indagine statistica sull'ambiente portata a termine dall'Università «La Sapienza» di Roma su commissione del Comune di Anagni. I dati allora parlarono chiaro: sarebbe occorso allestire, con urgenza, delle misure atte a diminuire l'inquinamento sia dell'aria che dell'acqua. Ora, si spera, tale progetto previsto dalla giunta guidata da Franco Fiorito, potrebbe finalmente portare la situazione alla normalità.