Cronaca di Frosinone

Venerdì 1 Febbraio 2002
Esentati dal pagamento della tassa circa il 60 per cento dei cittadini come i pensionati al minimo, i grandi invalidi e i malati cronici

di MARCO GIOVANNELLI

Ci siamo, da oggi le ricette dei medici di famiglia sono tassate di un euro. A tanto ammonta il ticket introdotto dalla Regione nella speranza di raffreddare la spesa sanitaria salita nel 2001 a 2.500 miliardi di lire con un incremento rispetto l’anno precedente di 700 miliardi. Tutto è pronto: l’assessorato regionale alla sanità ha diramato ai medici di famiglia e ai farmacisti la circolare con la quale vengono indicate le modalità di prescrizioni e di vendita dei farmaci, sistemi per identificare i pazienti esenti e il sistema di distribuzione delle medicine per i pazienti dimessi dagli ospedali. All’ultimo momento sono state inserite altre due categorie di cittadini che sono esenti dal pagamento del ticket: i sopravvissuti alla deportazione nei campi di sterminio nazi-fascisti e le vittime del terrorismo. Sono poche decine di persone ma la Fimmg (Federazione dei medici di medicina generale che ha sollecitato l’inserimento) ritiene un segnale di grande importanza sociale e politica.
Da oggi su ogni ricetta potrà essere prescritta solo una confezione di medicinale, su ogni ricetta si paga un ticket di un euro direttamente al farmacista quando il costo della medicina è superiore a 5 euro. Fanno eccezione dalla limitazione di un farmaco a ricetta, gli antibiotici iniettabili monodose, i medicinali somministrabili esclusivamente per fleboclisi e i prodotti galenici preconfezionati pluriprescrivibili (in questi casi la ricetta può prevedere al massimo sei pezzi), i farmaci analgesici oppiacei utilizzati nella terapia del dolore (in questo caso è consentita la prescrizione in un’unica ricetta di un numero di confezioni sufficienti a coprire una terapia massima di trenta giorni). Cambia la quantità di medicine prescrivibili anche a favore dei malati cronici per i quali è possibile indicare fino a tre confezioni (per i medicinali a base di interferone per malati di epatite cronica è fino a 6 pezzi). In ogni caso la prescrizione non può superare due mesi di terapia.
Stabilite anche tutte le fasce di esenzione, stimate dalla Regione in circa il 60 per cento della popolazione. Non pagheranno un euro di ticket i pensionati al minimo (dietro autocertificazione) i pensionati di guerra, i malati cronici o affetti da patologia invalidante, gli invalidi di guerra, i grandi invalidi per servizio o per lavoro, gli invalidi civili al 100 per cento (tutti già muniti del tesserino di riconoscimento). Esentate anche le ricette che prevedono medicinali che costano meno di 5 euro e i farmaci generici. La manovra completa sul contenimento della spesa farmaceutica, prevede anche la somministrazione della terapia per una settimana ai pazienti dimessi dagli ospedali, ai ricoverati nelle Rsa e negli hospice. Per questa parte dell’iniziativa regionale, bisognerà attendere ancora qualche giorno per permettere di organizzare il sistema di distribuzione.
Con il ticket da un euro, la giunta regionale spera di incassare 13 milioni di euro (25-26 miliardi di lire) che saranno investiti in servizi sanitari sul territorio con il coinvolgimento dei medici di medicina generale. «E’ un errore pensare che la nostra iniziativa è solo mirata a introdurre il ticket sulle ricette - hanno sempre sostenuto gli assessori Andrea Augello e Vincenzo Saraceni, rispettivamente al bilancio e alla sanità -. In realtà con la collaborazione dei medici di famiglia cerchiamo di organizzare una rete di servizi sanitari sul territorio». Intanto l’opposizione di centro sinistra alla Regione continua a raccogliere firme nella petizione contro l’introduzione del ticket sulle ricette.