CASSINO Utero sparito, giovedì i risultati dell’indagine avviata dalla AslIl rapporto sarà pronto entro giovedì. In quelle pagine l'ispettore interno
nominato dal manager dell'Asl di Frosinone indicherà i risultati della sua
indagine. Spiegherà com'è potuto sparire dall'ospedale di Cassino l'utero
asportato alla donna di 29 anni finita in coma dal 26 gennaio scorso mentre
partoriva nel Gemma de Posis. Una volta letta la relazione, il direttore
generale Carmine Cavallotti incontrerà il procuratore della Repubblica di
Cassino. L'ispettore ieri ha accertato che il contenitore con i resti umani è
sparito tra martedì e giovedì scorsi: i sanitari che hanno sigillato la sacca da
trasferire a Roma gli hanno confermato di averla vista l'ultima volta martedì
nella tarda mattinata.
Chi lo ha fatto sparire e per quale motivo, resta
ancora un mistero. "Non mi esprimo, voglio attendere i risultati dell'indagine
interna - dice il manager Cavallotti - per ora restano in piedi sia l'ipotesi di
un errore e sia quella di un gesto intenzionale". Ma è poco probabile che si sia
trattato di uno sbaglio: dell'utero non c'è traccia né nei cassonetti dei
"rifiuti ospedalieri", né nei laboratori collegati con l'ospedale di Cassino. Si
fa sempre più largo la pista di un gesto compiuto per screditare gli
amministratori dell'ospedale e della Asl "perché nessun sanitario aveva
interesse ad evitare le analisi - dice un medico - in quanto non c'è nessun
collegamento tra il coma e l'utero che eventualmente si sarebbe lesionato nelle
concitate fasi del parto avvenuto quando la paziente aveva già perso conoscenza
e restavano pochi secondi per salvare il bimbo".
Al. Po.
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