Cronaca di Frosinone

Giovedì 7 Febbraio 2002
La ginecologa si comportò correttamente
Gemellini morti in ospedale
Il caso è stato archiviato

Con un decreto di archiviazione, il Gip di Frosinone Angelo Lanna ha scritto la parola fine ad una vicenda giudiziaria in cui risultava indagata Maria Rosaria Pagliarella, ginecologa dell’ospedale di Frosinone. La vicenda iniziò con la denuncia presentata il 9 dicembre del 1998 dai coniugi Americo Rocchi (insegnante) e Adriana Gizzi (psicologa) che, l’anno precedente, avevano perso una coppia di gemelli. La loro tragedia si consumò al settimo mese di gravidanza quando un feto venne alla luce ormai morto; la sorellina, malformata, spirò poco dopo.
Subito l’avv. Gianfranco Barrella (legale della coppia) presentò un esposto in procura facendo i nomi di tre medici, tutti del reparto di ginecologia: i dottori Amati, Pecci e Pagliarella. Per i primi due già era scattata la prescrizione, per la dottoressa Maria Rosaria Pagliarella il decreto del Gip è stato depositato ora.
Sono infatti risultate infondate tutte le accuse mosse nei confronti della dottoressa Pagliarella, così come emerso dalle considerazioni conclusive formulate dai consulenti tecnici nominati dal pm per i quali «si è trattato di un aborto spontaneo, inevitabile, dovuto a cause non conosciute, avvenuto nel decorso di una gravidanza gemellare, con morte abortiva di entrambi i feti». Insomma, gli stessi consulenti tecnici del pm avevano escluso responsabilità (tanto sotto il profilo della negligenza, che dell’imperizia) della dottoressa Pagliarella. E il Gip ne ha, ovviamente, preso atto. Resta l’amarezza per una campagna denigratoria nei confronti dei medici che, di fatto, rischia di condizionare il rapporto con il paziente, in quanto non consente di svolgere serenamente il proprio lavoro.