La ginecologa si comportò
correttamente Gemellini morti in
ospedale Il caso è stato archiviatoCon un decreto di archiviazione, il Gip di Frosinone Angelo Lanna ha scritto
la parola fine ad una vicenda
giudiziaria in cui risultava indagata Maria Rosaria Pagliarella, ginecologa
dell’ospedale di Frosinone. La vicenda iniziò con la denuncia presentata il 9
dicembre del 1998 dai coniugi Americo Rocchi (insegnante) e Adriana Gizzi
(psicologa) che, l’anno precedente, avevano perso una coppia di gemelli. La loro
tragedia si consumò al settimo mese di gravidanza quando un feto venne alla luce
ormai morto; la sorellina, malformata, spirò poco dopo. Subito l’avv.
Gianfranco Barrella (legale della coppia) presentò un esposto in procura facendo
i nomi di tre medici, tutti del reparto di ginecologia: i dottori Amati, Pecci e
Pagliarella. Per i primi due già era scattata la prescrizione, per la dottoressa
Maria Rosaria Pagliarella il decreto del Gip è stato depositato ora. Sono
infatti risultate infondate tutte le accuse mosse nei confronti della dottoressa
Pagliarella, così come emerso dalle considerazioni conclusive formulate dai
consulenti tecnici nominati dal pm per i quali «si è trattato di un aborto
spontaneo, inevitabile, dovuto a cause non conosciute, avvenuto nel decorso di
una gravidanza gemellare, con morte abortiva di entrambi i feti». Insomma, gli
stessi consulenti tecnici del pm avevano escluso responsabilità (tanto sotto il
profilo della negligenza, che dell’imperizia) della dottoressa Pagliarella. E il
Gip ne ha, ovviamente, preso atto. Resta l’amarezza per una campagna
denigratoria nei confronti dei medici che, di fatto, rischia di condizionare il
rapporto con il paziente, in quanto non consente di svolgere serenamente il
proprio lavoro.
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