SORA «Poca assistenza ai bimbi disabili» I
genitori dei portatori di handicap hanno incontrato il manager Asldi PAOLO CARNEVALE
Un incontro con il
direttore generale dell'Asl di Frosinone per chiedere miglioramenti immediati
riguardo alla assistenza dei portatori di handicap. In un distretto sanitario,
quello di Sora, che copre lo stesso spazio di quello di Anagni ad esempio, con
un bacino di utenza di 20.000 persone, ma con mezzi molto inferiori. È quello
che hanno ottenuto due giorni fa, dopo averlo chiesto a lungo, i responsabili di
Sora dell'Agendi, la associazione Genitori dei Disabili "vista la precaria
situazione in cui versa da anni l'Utr di Sora" ed anche per "cercare di capire
il perché di questo stato di cose". Utr sta per Unità territoriale di
riabilitazione. Una struttura prevista dalle Asl di zona appunto per il sostegno
delle famiglie con figli portatori di handicap. A Sora sono, stando alle parole
di alcuni tecnici del settore, almeno un centinaio i soggetti in cura. Purtroppo
ci sono, è l'accusa della associazione, "liste d'attesa lunghissime, locali
inadeguati", diretta conseguenza di una ormai cronica "mancanza della pianta
organica". Cose che non consentono un servizio ottimale, soprattutto
considerando che "molte terapie vanno fatte nei primi anni se non addirittura
nei primi mesi". Quando invece spesso, è stato il lamento, "purtroppo i nostri
figli crescono e sono impossibilitati a beneficiarne". Una immagine più precisa
della struttura, con dati inquietanti, è arrivata dalla dottoressa Angela
Mancini, che collabora con la struttura. "L'Asl serve poco più di 19.000 persone
da 0 a 18 anni, considerando Sora ed altri centri. Per tutto questo l'Utr di
zona è una sola e dispone di uno psicologo, un infermiere ed un terapista a
tempo pieno. Più ovviamente altri elementi a tempo determinato rinnovati ogni
sei mesi". Per far capire la situazione, ha continuato la dottoressa, "basta un
dato. Ad Anagni ci sono ben tre unità. O si procede ed alla svelta
all'approvazione della pianta organizza che porti ad un potenziamento dei mezzi,
oppure le parole rimarranno tali". Le premesse apparirebbero confortanti.
Nell'incontro, l'Agendi ha trovato il direttore dell'Asl, Cavallotti, "molto
attento alle problematiche dei disabili" promettendo impegno partire dalla
pianta organica. L'ultimo appello è andato anche alle "forze sociali e politiche
del territorio" per far capire a tutti " l'urgenza e la straordinarietà di
queste problematiche".
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