Medici a giudizio Sono accusati di aver lasciato una cannula di 3-4 centimetri nell’addome di
una paziente, Paola Principia, 50 anni casalinga di Anagni e di averle,
pertanto, provocato delle lesioni. Per questo due chirurghi dell’ospedale di
Anagni, Gino Capperucci e Raffaele Palmieri (difesi dall’avv. Marinella Ambrosi)
sono stati rinviati a giudizio e dovranno comparire davanti al giudice il 4
luglio. L’odissea di Paola Principia (assistita dall’avv. Lello Maietta) inizia
nel febbraio del 2000 quando viene operata, ad Anagni, alla colecisti. Dopo
l’operazione la paziente comincia a lamentare dolori, ma la rassicurano
dicendole che è l’effetto dell’operazione. Fin quando, non potendone più si
sottopone a Tac e, subito dopo, si ricovera al S.Camillo (a Roma) dove viene
rioperata e dove salta fuori la cannula.
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