AGITAZIONE IN CORSIA Venti di guerra nelle corsie ospedaliere. Il Coas
(coordinamento azione sindacale) chiede l’applicazione del contratto per i turni
di guardia notturni e nei giorni festivi. «Un qualsiasi medico ospedaliero, che
lavori di giorno, di notte o di domenica, percepisce sempre lo stesso stipendio
senza nessuna differenza. Nel contratto di lavoro però è previsto il “fondo di
disagio" per integrare lo stipendio in condizioni particolari - sostiene Domizio
Antonelli, presidente nazionale del Coas, chirurgo del San Giovanni -. E in
questi casi rientrano anche i turni di guardia di dodici ore di notte o nei
giorni di festa». Questa particolarità dell’applicazione del contratto di
lavoro, è diventata operativa per i medici del San Camillo: da luglio per ogni
ora di lavoro notturno e festivo, i camici bianchi percepiscono 15 euro lordi in
più. «Non chiediamo di più che il rispetto delle norme contrattuali - aggiunge
Antonelli - così come è stato possibile al San Camillo. Le Asl si devono dotare
del “fondo di disagio"». Dall’inizio della settimana, solo al San Giovanni, sono
state racoclte 230 firme e nei prossimi giorni verrà richiesto un incontro alla
Regione per sbloccare la situazione.
|