Alatri/Accuse all’ospedale di
Terracina Lo sterno fratturato, i
medici non se n’accorgono: denunciadi MASSIMO CECI
Ha deciso di farsi una
passeggiata a Terracina con la sua Opel “Vectra turbo diesel" nuova nuova, il
giorno prima del suo 43esimo compleanno. Due passi sul lungomare, un piatto di
pesce e poi il ritorno a casa, ad Alatri. L’Appia è breve, da Terracina.
L’incrocio per Frosinone è il secondo. Giorgio Ciarrapica, guardia forestale di
Alatri, l’imbocca, fa 200 metri e poi l’impatto. Un contadino del posto esce
all’improvviso da una viuzza laterale con la sua “Punto", si immette sulla
carreggiata, cerca di sterzare ma un malore gli fa perdere i sensi. L’auto
sbanda e colpisce frontalmente la Vectra, distruggendola. Il contachilometri si
ferma: la lancetta indica i 40 chilometri orari. I quattro air-bag esplodono
e gli salvano la vita, la cintura gli spezza lo sterno. «Ora dirò a tutti che
sono nato domani», è la prima cosa che ha detto ai genitori, Aurora e Nino. Si è
sentito miracolato. Ma all’ospedale di Terracina, denuncia la guardia forestale,
nessuno se n’è accorto. I medici che l’hanno visitato dopo l’arrivo con
l’ambulanza del 118 - racconta - gli avrebbero riscontrato soltanto
l’incrinazione di alcune costole. Nulla di troppo grave, nessuna operazione da
subire. Ma Ciarrapica sentiva dolore allo sterno, non si è fidato, si è fatto
dimettere ed è stato ricoverato all’ospedale di Alatri. Qui una lastra ha
evidenziato la frattura scomposta dello sterno, guaribile in 60 giorni. «In
pratica si è spezzato in due parti che si sono sovrapposte - racconta la madre-
ma nessuno gli credeva. Ora non si fida più dei medici e si è fatto dimettere
anche dall’ospedale di Alatri: meglio essere curato a casa». Il suo
avvocato, Luigi Germano, sta intentando una causa di risarcimento danni, ma non
esclude il ricorso alla querela penale contro la Asl di Latina. «È una strada
che rallenta l’ottenimento dell’indennizzo - spiega - Ce la riserveremo solo
alla fine se l’assicurazione ci negherà il dovuto».
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