Pontecorvo/Replica al consigliere
Danella Medico e assessore, il sindaco
Roscia: non c’è incompatibilitàdi ALESSANDRO SDOIA
"Non esiste nessun
caso di incompatibilità attribuibile all'assessore Reccia". Con queste parole,
il sindaco Riccardo Roscia liquida la questione sollevata dal consigliere di
opposizione Patrizia Danella, nei confronti dell'attuale assessore alla Sanità.
La vicenda risale all'ultimo consiglio comunale, quando la Danella, presentando
un'interrogazione scritta, chiedeva il ritiro della delega alla Sanità ad Angelo
Reccia, medico in servizio presso l'ospedale "Pasquale Del Prete" o il suo
trasferimento in altro polo ospedaliero, per "incompatibilità" dovuta ad un
possibile "conflitto di interessi". "Premesso che la situazione in cui versa
l'ospedale Pasquale Del Prete - dice Patrizia Danella - è di una preoccupante
drammaticità e che il suo ruolo e la sua funzione all'interno del Polo D non è
affatto chiara nel piano sanitario locale, come è possibile che il sindaco possa
delegare al consigliere Angelo Reccia le questioni riguardanti il nosocomio,
quando questi è un dipendente di tale struttura? Il Tuel 267 del 2000 - prosegue
Danella - recependo la legge 154 del 1981, dice che non può ricoprire la carica
di sindaco, presidente della Provincia, consigliere comunale, provinciale e
circoscrizionale, l'amministratore o il dipendente con poteri di rappresentanza
e di coordinamento di ente, istituto o azienda soggetti a vigilanza
rispettivamente da parte del Comune o della Provincia. Detto ciò, mi chiedo se
non sia il caso, per il bene della città e per il futuro dell'ospedale, che
l'assessore Reccia chieda il trasferimento in altra struttura ospedaliera o che
il sindaco gli revochi la delega alla sanità". Alle dure accuse della Danella,
risponde altrettanto duramente il sindaco Roscia, che oltre a difendere
l'assessore alla Sanità, rivendica i meriti della sua politica sanitaria. "La
Danella, come al solito, non fa politica ma strumentalizza le questioni più
delicate a proprio uso e consumo - dice Roscia - come se ci trovassimo ancora in
campagna elettorale. Per quanto concerne l'accusa di incompatibilità rivolta
all'assessore Reccia, dopo aver consultato la giurisprudenza, posso
tranquillamente affermare che la sua posizione è del tutto legittima. Egli
infatti, risultando essere soltanto un dipendente della struttura ospedaliera,
non ricopre di conseguenza alcuna carica di rappresentanza tale da impedirgli di
esercitare le funzioni di assessore. Solo nel caso in cui Reccia fosse stato
designato dirigente sanitario del Polo D, le preoccupazioni della Danella
sarebbero state fondate e legittime". Per quanto riguarda invece le accuse di
inerzia in merito alla politica sanitaria, Roscia dichiara di aver ricevuto
precise rassicurazioni non solo dai vertici aziendali ma anche da alcuni membri
della commissione sanitaria della camera dei deputati. "Il nostro ospedale non
subirà la stessa sorte dei nosocomi già soppressi nella provincia di Frosinone".
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