VEROLI Il Consiglio a Cavallotti: subito i lavori all’ospedaledi FABIOLA VITALI
In Consiglio comunale si
è tornato a discutere di sanità. Tutti i presenti si sono trovati d’accordo
nella necessità di richiedere all’Asl un’ambulanza con medico a bordo. La
proposta è stata avanzata da Massimo Uccioli, consigliere di Forza Italia, ma ha
trovato subito l’approvazione di tutto il Consiglio. Ma sciolto questo nodo, i
consiglieri comunali sono apparsi preoccupati per il trasferimento degli
ambulatori presenti nell’ex ospedale di Veroli, sito in Largo Alfedena, nella
clinica Città Bianca. Tale trasferimento dovrebbe avvenire, come confermò il
direttore della Asl di Frosinone, Carmine Cavallotti, nel suo incontro con gli
amministratori verolani qualche mese fa, non appena iniziati i lavori di
ristrutturazione dell’ex ospedale. In questa struttura, che, finita, dovrebbe
ospitare circa 40 posti letto, verranno ricollocati solo quegli ambulatori
compatibili con la Rsa, gli altri resteranno nella Clinica di Foiano.
«Trasferire gli ambulatori a Città Bianca –ha spiegato Vicano- è la soluzione
migliore, perché nella Clinica l’Asl può utilizzare, oltre ai locali, anche i
macchinari, quindi non si tratta di una semplice locazione, ma anche di
possibilità di utilizzo di tecnologie avanzate». E allo scontento, soprattutto
di Massimo Uccioli, di vedere Veroli privata anche di questi ambulatori, si è
unito lo scetticismo di quanti temono che la Rsa non venga di fatto realizzata.
«Prima del trasferimento degli ambulatori –afferma Paolo De Simone, di
Rifondazione- dobbiamo essere certi che siano ultimati i lavori di
ristrutturazione, altrimenti perderemo gli ambulatori senza aver realizzata la
Rsa». E’ stato quindi deciso di inviare una lettera al manager Cavallotti, nel
quale viene richiesto, oltre all’ambulanza con medico a bordo, la possibilità di
mantenere a Veroli centro almeno un centro unico di prenotazione. Ma ciò che
viene caldeggiato con particolare veemenza è il tempestivo inizio dei lavori, e
soprattutto che gli ambulatori vengano trasferiti solo quando si ha l’effettiva
certezza della realizzazione della Rsa «affinché le aspettative della
cittadinanza di Veroli non vengano deluse come successo in passato» si legge
nella lettera.
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