SANITA’/RITARDI DELLA REGIONE
Pianta organica, la Cgil accusadi MARZIA FELICI
Si fa sempre più aspro il
contrasto tra la giunta regionale del Lazio e i sindacati della sanità. Il
problema di fondo, per i rappresentanti sindacali ciociari, è il ritardo
dell'approvazione della dotazione organica della A.S.L. di Frosinone. Di fronte
all’ennesimo rinvio dell’approvazione (il 15 febbraio scorso), Cgil Funzione
pubblica, Cisl Fps e Uil Sanità di Frosinone hanno un motivo in più per aderire
allo sciopero generale indetto, a livello regionale, per il prossimo 6 marzo.
«Non capiamo il perché del rinvio - spiegano dalla Cgil - hanno avuto più di 5
mesi di tempo per esaminare il fascicolo. Pensiamo che sulla pianta organica sia
in atto una guerra sotterranea all'interno della maggioranza regionale che,
però, va solo a danno degli utenti». Infatti, senza l'approvazione della
dotazione organica, non è possibile dare stabilità al personale dell'Azienda. Al
momento i lavoratori in servizio presso la Asl sono 5572, di cui 1119 i precari.
Secondo quanto previsto dal piano sanitario aziendale la creazione di nuovi
servizi a Frosinone (come chirurgia oncologica, servizio di diabetologia...)
dovrebbe creare altri 913 posti, per un totale di 6585 lavoratori in servizio.
«Se si confronta il numero di unità necessarie all'azienda (6585) con quello del
personale di ruolo (4453) - dichiara la Cgil — risulta che sono ben 2132 gli
operatori da assumere per completare l'organico. Ma, se non si approva la pianta
organica, continueremo a vivere nella precarietà».
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