Cronaca di Frosinone | |
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Lunedì 4 febbraio 2002 | |
Cisl polemica con l’Inpdap per
un’assemblea negata E’«guerra» tra la Cisl, federazione pubblici servizi e la direzione Inpdap di Frosinone (la previdenza dei pubblici dipendenti). Il segretario generale Angelo Ricci ha scritto una dura lettera al direttore dell’ istituto, in seguito alla decisione di non autorizzare l’assemblea del personale, in dispregio della norma contrattuale e di legge, accompagnata da un’altra azione provocatoria con la quale la Direzione contesta, addirittura, una parte dell’ordine del giorno. «Una cosa inaudita - tuona il numero no della federazione di via Cicerone, Angelo Ricci - che non ha precedenti nella storia dei rapporti tra le parti, che non può passare, per la gravità, inosservato. L’ordine del giorno degli argomenti da trattare lo stabilisce il sindacato. Abbiamo già richiesto alla Direzione Centrale di adottare i provvedimenti disciplinari necessari per l’atteggiamento, chiaramente antisindacale tenuto dalla direzione locale, dopo il cambio al vertice. Infatti, con il precedente manager, Dr. Forgione, le relazioni tra le parti erano ottime». Il sindacato Cisl denuncia, inoltre, che l’insorgere del conflitto prima che fossero convocate la Rsu e le federazioni territoriali per affrontare i progetti relativi all’anno 2002, crea disagio in importanti settori di produzione con inevitabile ricaduta sulla serenità del personale e sui servizi all’utenza. Il leader della Fps si spinge anche a chiedere la «rimozione» del dirigente locale, la cui infallibilità di meriti vantati (medaglia, bandiera, encomio ecc.) é sinonimo di conflitto perché impedisce il dialogo e il confronto costruttivo, senza il quale non si va da nessuna parte, o meglio, si instaura un braccio di ferro dannoso per tutti, soprattutto per l’utenza oltre che, ovviamente, per il personale. A. G. |