Cronaca di Frosinone

Domenica 10 febbraio 2002
Iniziativa di Mario Angelilli e dell’associazione Terzo Millennio
Raccolta di firme per l’abolizione del ticket regionale sui farmaci

di VALENTINO MINGARELLI

IL comitato promotore per l’abolizione del ticket, l’associazione di volontariato Terzo Millennio e il consigliere di circoscrizione Mario Angelilli hanno avviato una raccolta di firme da inviare poi al presidente della Regione Storace, all’assessore alla sanità Saraceni e al Tribunale del malato per chiedere l’abolizione del ticket sui farmaci. Per i promotori la recente normativa oltre a non tutelare sufficientemente la salute dei cittadini con tutta la dovuta e autonoma libertà scientifica, medica e farmacologica, rischia di generare una vera e propria conflittualità sociale tra categorie di assistiti, malati e patologie. Secondo i suddetti soggetti la figura giuridica del malato passa in secondo piano con grave rischio per la qualità e la credibilità del servizio sanitario. «Il pagamento di un euro a ricetta - sostiene Angelilli - non risolverà certamente il problema della sanità nella nostra regione dove anzi favorirà la nascita di un processo di conflittualità tra categorie di malati, fasce di cittadini, medici e imprese farmaceutiche». Sempre secondo il consigliere di circoscrizione risulta che su un campione di mille cittadini intervistati all’uscita dalle farmacie, solo il 20% di essi conosce le diverse modalità e direttive su come e quali categorie di assistiti il ticket viene applicato. «Con tutte le novità - aggiunge - dunque anche in questo caso non sono mancati i disagi e sbagliate interpretazioni da parte degli assistiti, dei medici di famiglia e dei farmacisti sul provvedimento regionale finalizzato al contenimento e alla razionalizzazione della spesa farmaceutica. Infatti la prescrizione per la ricetta dei farmaci, erogati dal servizio sanitario regionale è limitata ad un solo pezzo ad eccezione degli antibiotici iniettabili monodose, medicine somministrabili esclusivamente per flebo e prodotti galenici preconfezionati, in questo caso il numero massimo dei pezzi prescrivibili sale a sei. Mentre per i farmaci analgesici utilizzati nella terapia del dolore è consentita la prescrizione in un’unica ricetta di un numero di confezioni sufficienti a coprire una terapia massima di trenta giorni».