Cronaca di Frosinone

Sabato 16 febbraio 2002
CASSINO Sull’esito delle elezioni ha pesato la «superiorità» del comitato strategico aziendale
Consiglio sanitario, urne disertate
Pochi dei tremila operatori si sono presentati alle urne per votare

di M. CONCETTA TERREZZA

CASSINO - I seggi per eleggere diciassette membri del consiglio dei sanitari si sono chiusi ieri sera alle 22.
Ma dei tremila operatori che erano chiamati alle urne, ben pochi hanno raccolto l’invito. Anzi soltanto un numero molto esiguo di infermieri e di dottori ha contribuito alla costituzione di un organo che esiste semplicemente in onore di una memoria storica.
Il motivo del dissenso va riferito soprattutto alla scarsa pubblicità che è stato data nei giorni scorsi alle elezioni all’interno dei presidi ospedalieri della provincia, a Cassino, Frosinone, Pontecorvo, Alatri, Anagni e Sora.
Le candidature non meglio visibili e negli avvisi affissi nei corridoi hanno suscitato il disappunto degli operatori sanitari.
«È possibile - ha spiegato il sindacalista Cgil Davide Della Rosa - che non ci sia stata la dovuta sensibilizzazione degli elettori. Ma ciò deriva dal fatto che il consiglio dei sanitari è stato superato dal comitato strategico aziendale».
Le funzioni dell’organo che si costituirà oggi, esclusivamente consultivo, dunque, sarebbero state surrogate dall’organo previsto dalla legge Bindi-ter.
Non si spiega, quindi, nemmeno la ragione di esistere del vecchio «parlamentino» che tuttavia sarà composto da diciotto membri. Sei dirigenti medici dipendenti, un dirigente medico veterinario, uno specialista ambulatoriale, un medico di medicina generale ed un pediatra tutti designati dall’Ordine professionale: cinque dirigenti sanitari laureati non medici del ruolo sanitario in rappresentanza di ciascuna figura professionale operante nell’Azienda sanitaria locale, un operatore dell’area infermieristica e due di quella tecnico- sanitaria e della riabilitazione.