La Regione approva oggi la pianta
organica di
SILVANO CIOCIA
QUESTA mattina la Giunta regionale procederà ad
approvare definitivamente la tanto attesa nuova pianta organica
dell’ospedale predisposta dal manager Carmine Cavallotti. Il via libera è
stato annunciato dallo stesso manager della Asl di Frosinone, il quale
commenta che, dopo la firma apposta sull’importante documento
dall’assessore alla Sanità Vincenzo Saraceni, la strada si è ormai
completamente spianata. L’importante strumento, una volta approvato
dalla Giunta, diventerà esecutivo e si potranno immediatamente assumere
circa 400 persone, molte delle quali infermieri professionali, che, come è
noto, sono sotto contratto a tempo determinato, prolungato di volta in
volta, in attesa appunto dell’approvazione definitiva della Pianta
organica. Ora queste figure possono tirare un sospiro di sollievo con
l’entrata in pianta stabile all’Ausl. Una ratifica che è stata sollecitata
non solo dai frequenti viaggi alla Regione dell’attivo e indomabile
manager della Ausl di Frosinone Cavallotti, ma sollecitata anche dal
Presidente della Commissione Sanità alla Regione Alessandro Foglietta e da
tanti altri consiglieri. «Una volta resa operativa la "pianta" -
afferma Carmine Cavallotti - saranno immessi nei vari servizi a ciclo
completato circa 2000 persone, con la metà pronti ad essere subito assunti
e l’altra metà ad approvazione della restante quota di pianta organica».
Soddisfatti sono anche i sindacalisti che da sempre hanno sollecitato
l’approvazione dell’importante strumento operativo che darà la possibilità
d’azione non solo per immettere in servizio nuove figure professionali ma
di creare ulteriori servizi specialistici quali» Emodinamica e
Cardiochirugia nei cui reparti dovranno essere assegnati altri operatori
sanitari. Un traguardo fortemente voluto dal manager Cavallotti per
mettere in pratica attuazione la sua «rivoluzione sanitaria» da sempre
annunciata fin dall’ insediamento. «Ora possiamo guardare con fiducia al
futuro- dice sempre il direttore generale - nonostante qualche ingiusta
protesta la sanità ciociara registra quell’impulso al quale forse nessuno
credeva».
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