Cronaca di Frosinone

Venerdì 22 Febbraio 2002
La Regione approva oggi la pianta organica

di SILVANO CIOCIA

QUESTA mattina la Giunta regionale procederà ad approvare definitivamente la tanto attesa nuova pianta organica dell’ospedale predisposta dal manager Carmine Cavallotti. Il via libera è stato annunciato dallo stesso manager della Asl di Frosinone, il quale commenta che, dopo la firma apposta sull’importante documento dall’assessore alla Sanità Vincenzo Saraceni, la strada si è ormai completamente spianata.
L’importante strumento, una volta approvato dalla Giunta, diventerà esecutivo e si potranno immediatamente assumere circa 400 persone, molte delle quali infermieri professionali, che, come è noto, sono sotto contratto a tempo determinato, prolungato di volta in volta, in attesa appunto dell’approvazione definitiva della Pianta organica. Ora queste figure possono tirare un sospiro di sollievo con l’entrata in pianta stabile all’Ausl. Una ratifica che è stata sollecitata non solo dai frequenti viaggi alla Regione dell’attivo e indomabile manager della Ausl di Frosinone Cavallotti, ma sollecitata anche dal Presidente della Commissione Sanità alla Regione Alessandro Foglietta e da tanti altri consiglieri.
«Una volta resa operativa la "pianta" - afferma Carmine Cavallotti - saranno immessi nei vari servizi a ciclo completato circa 2000 persone, con la metà pronti ad essere subito assunti e l’altra metà ad approvazione della restante quota di pianta organica».
Soddisfatti sono anche i sindacalisti che da sempre hanno sollecitato l’approvazione dell’importante strumento operativo che darà la possibilità d’azione non solo per immettere in servizio nuove figure professionali ma di creare ulteriori servizi specialistici quali» Emodinamica e Cardiochirugia nei cui reparti dovranno essere assegnati altri operatori sanitari.
Un traguardo fortemente voluto dal manager Cavallotti per mettere in pratica attuazione la sua «rivoluzione sanitaria» da sempre annunciata fin dall’ insediamento. «Ora possiamo guardare con fiducia al futuro- dice sempre il direttore generale - nonostante qualche ingiusta protesta la sanità ciociara registra quell’impulso al quale forse nessuno credeva».