Cronaca di Frosinone

Venerdì 22 Febbraio 2002
Presidio ospedaliero ci sono anche... spine

di LUISA GOBBO

FERENTINO - Purtroppo come in tutte le cose, non ci sono sempre e solo delle positività, a volte si tratta anche di punti di vista ma, se ci sono delle disfunzioni quelle si notano, eccome. Ci stiamo riferendo alla ristrutturazione dell’ex presidio ospedaliero di piazza dell’Ospizio, di recente inaugurato a centro servizio sanitario nonché punto di Primo soccorso. Questa volta tocca al presidente dell’associazione dei Verdi fare delle precisazioni, le stesse, del resto, che ha anticipato anche lunedì scorso all’on. Antonio Tajani nel corso del sopralluogo fatto dall’europarlamentare azzurro, dal manager Cavallotti, e tanti altri. Le situazioni fatte notare da Canepa sono di disagio soprattutto per l’utenza, prima fra tutte l’attesa del pubblico per le visite ambulatoriali. Infatti, una trentina di persone sostavano, non poche in piedi, nei corridoi e alcune addirittura sedute sui gradini della scala principale, inoltre una madre con il figlio cerebroleso, attendeva il proprio turno in piedi e senza alcun rispetto per la privacy sua e del figlio.
«I molti ambulatori - scrive il verde Canepa - sistemati al secondo piano "convivono" in poche stanze ristrutturate per la degenza. Ogni ambulatorio dovrebbe avere una propria saletta di attesa, per evitare una indecorosa promiscuità di pubblico. I degenti post-acuzie sistemati al terzo piano poi devono servirsi di servizi igienici sforniti di apparecchi sanitari, corrimano e maniglie per disabili». Inoltre - continua il presidente - non esiste un soggiorno indispensabile per pazienti costretti ad una degenza molto lunga, per questo tipo di ricovero sarebbe stato più umano dotare il reparto di camere a due letti e non a quattro. Noi Verdi - conclude - prendiamo atto che con onesta intellettuale un tecnico dell’Asl ha dichiarato che l’attuale presidio sanitario in attesa di completamento dei lavori di ristrutturazione dell’ex ospedale e dell’attiguo Macioti, si trova in uno stato di emergenza con inevitabili disfunzioni, ma, sulla scorta di tutto ciò, chiediamo maggiore chiarezza sulla completa realizzazione del presidio sanitario specie per quanto riguarda la data di ultimazione dei lavori e l’assetto definitivo della struttura attualmente insoddisfacente e che non garantisce una dignitosa funzionalità dei servizi sanitari.