SORA Lo sostiene
l’associazione «Voce Popolare» che da diversi anni si batte per potenziare
l’ospedale
Reparto terapia intensiva, attivazione
inderogabile Un disegno che potrebbe
realizzarsi in sinergia con i nosocomi di Avezzano, Cassino, Frosinone e
Alatridi CIRO
ALTOBELLI
SORA - Inderogabile l'attivazione di un reparto di
terapia intensiva presso l'Ospedale di Sora e la sinergia con i nosocomi
di Avezzano, Cassino, Frosinone ed Alatri. A sostenerlo è l'associazione
"Voce Popolare" da anni in prima linea per il potenziamento del nosocomio
cittadino, in particolare attraverso l'adeguamento al volo notturno
dell'eliporto. «Intervenire e gestire l'emergenza sanitaria ai vari
livelli ospedalieri e territoriali - sostiene il presidente
dell'associazione Domenico Tersigni - è di fondamentale importanza nella
tutela della salute. L'intervento sanitario sia in caso di urgenza che di
emergenza deve essere precoce. Il paziente va trasportato rapidamente dal
luogo dell'incidente ad una struttura adeguata, utilizzando idonei mezzi
di trasporto e garantendo un'assistenza appropriata durante il trasporto.
Necessari sono anche l'insieme di servizi e di strutture che, unitamente
alla criticità delle condizioni del paziente e delle complessità degli
interventi medici ed infermieristici, costituiscono il sistema di area
critica». Per questo "Voce Popolare" si sta impegnando per esaminare le
carenze dell'ospedale "S.S. Trinità" di Sora, individuando le «necessità
prioritarie affinché possa diventare un nosocomio all'avanguardia».
Considerato che a volte non è possibile trovare assistenza per tutte le
casistiche di infortuni e malattie che possono presentarsi «occorre un
rimedio che diminuisca le distanze tra il nostro ospedale ed altre
strutture che possono meglio intervenire. In quest'ottica potrebbe
essere studiata una sinergia tra gli ospedali di Avezzano, Sora, Cassino,
Frosinone ed Alatri». Per raggiungere lo scopo è indispensabile
l'adesione di volontari e la collaborazione di personalità politiche della
provincia. Se per il problema dell'adeguamento al volo notturno
dell'eliporto sorano ormai è solo una questione di tempo (visto che è già
stato pubblicato il bando di gara per la realizzazione dei lavori) la
mancanza di un reparto di rianimazione rappresenta, invece, ancora una
grave carenza. L'unità operativa intensiva, infatti, è volta a
«salvaguardare o a ripristinare l'attività delle funzioni fondamentali
dell'organismo compromesso» e spesso «l'impossibilità di garantire un
monitoraggio completo delle funzioni vitali dell'organismo ha favorito il
ritardo degli interventi assistenziali e quindi l'aggravarsi dei pazienti
critici». E' ingiusto che a causa della «carenza di tali strutture molto
spesso, vari casi di insuccesso curativo vengano attributi ai vari
operatori sanitari che lavorano ogni giorno per il bene di chi ha
bisogno». Sia la rianimazione che l'eliporto rappresentano due
investimenti che garantiscono il diritto alla salute impedendo o limitando
perdite di tempo spesso letali. La cittadinanza del comprensorio sorano
ora attende con fiducia.
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