di M. CONCETTA TERREZZA

CASSINO - Continuano le lamentele degli utenti che si rivolgono al Cup degli ospedali di Cassino e Pontecorvo. Sotto accusa i vertici dell'azienda che peccherebbero di scarsa organizzazione e di esigui investimenti per il funzionamento dei due presidi. Al Pasquale del Prete la situazione sembra ancora più disastrosa che all'ospedale civile di Cassino. Il laboratorio analisi, dove si effettuano settanta prelievi al giorno, lavora fino alle 12,30 ma le prenotazioni e il pagamento del ticket alla cassa, riferiscono alcuni utenti, costringono i pazienti ad ore di fila rischiando di non riuscire ad usufruire del servizio entro il limite della chiusura. Tre ore di fila, occorrono invece a Cassino ma, stando a quanto ci ha rivelato il Dirigente Sanitario del distretto, il dott. Cataldi il tutto si risolverà entro il mese prossimo.
«L'azienda sta acquistando dieci computers - ha esordito - che metteranno fine alle attese. Ho persino messo a disposizione il mio pc personale, non saprei cos'altro fare». Al Cup di Cassino sono in funzione due terminali video ma il programma utilizzato è diverso da quello pontecorvese, creando notevoli disagi agli operatori. Voci non ufficiali dall'interno dei nosocomi puntano il dito sull'acquisto dei programmi, avvenuti in maniera disarmonica. Ma i problemi, assicura Cataldi, starebbero per finire. Sono in programma un serie di iniziative volte a minimizzare i disagi sofferti dagli utenti: una terza cassa all'ufficio ticket del De Bosis e un sistema informatico più veloce. In base alla pianta organica dell'Asl, approvata ieri l'altro, si prevede, inoltre, l'assunzione di nuovo personale per rendere più agevole il lavoro dei dipendenti ma anche per assicurare un servizio più funzionale.
«Non sono in grado di dire quanti nuovi posti di lavoro in più saranno previsti. Ciò dipenderà dallo studio sulle necessità dando priorità alle unità con contratto a tempo determinato».