Cronaca di Frosinone | |
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Lunedì 25 Febbraio 2002 | |
I primi risultati dell’indagine della linea verde
per i malati di Alzheimer Ospedale a... casa, soluzione preferita Il consigliere regionale Pallone: «Questi cittadini non possono aspettare» di LUCA SERGIO
TRA le 530 strutture italiane (32 nel Lazio), il
Servizio geriatrico di Aquino, individuato dalla Regione come centro di
riferimento per l’Asl (un’altra Unità valutativa Alzheimer è a Sora) si
situa al trentesimo posto per eccellenza. La bella notizia è stata data
all’inaugurazione del quarto corso per caregiver (volontari, spesso
familiari, che assistono a casa i malati di Alzheimer) da Alfredo Pallone, consigliere regionale componente
dell’ufficio presidenza dell’Assemblea. «Per questo va fatto un plauso
sincero ? dice il vicepresidente della commissione regionale Sanità ? agli
operatori, al comune e all’associazione "Terra di S. Tommaso" e un
incoraggiamento a proseguire in questa giusta causa. Sarò sempre vicino a
questa struttura in quanto la civiltà di una società si misura dal livello
con cui si trattano gli anziani, che hanno certamente più dato che avuto».
L’esponente forzista ha già fissato un incontro in Regione con le parti in
maniera da potenziare la «linea verde Alzheimer» e per attivare il centro
diurno. «I malati di questa patologia non possono aspettare», sottolinea
Pallone. Anche il Comune di Aquino è sceso in campo stanziando in bilancio
600 milioni per ampliare la struttura. La linea verde 848-800216 è stata
istituita dall’Asl a ottobre 2001 e fino ad oggi è stata utilizzata da 350
utenti, prevalentemente familiari per chiedere informazioni, appuntamenti,
per chiedere informazioni su problemi assistenziali e per avere
chiarimenti sulle cure. Da gennaio di quest’anno la linea è utilizzata
dagli operatori del centro per contattare i familiari nelle fasi
intermedie della cura. Nel corso del convegno il dirigente dell’Unità
organizzativa di geriatria, prof. Luigi Di Cioccio, ha presentato i primi
risultati della linea verde. Sono stati effettuati centosessanta contatti
telefonici a distanza di due mesi. Alla domanda se si preferisce il
ricovero in una residenza assistenziale per anziani, il potenziamento
dell’assistenza domiciliare o il sostegno economico, le risposte sono
state rispettivamente 12, 99 e 49. Il che dimostra come le attese dei
cittadini siano in linea con quanto sostiene il ministro della Sanità
Sirchia: che cioè va incentivato l’ospedale a... casa. |