CASTRO DEI VOSCI Finisce in coma dopo un intervento per dimagrire: è salva e
torna a casadi DIANA ISABELLI
E’ perfettamente riuscito
l’intervento chirurgico dell’equipe medica di Frosinone, che lo scorso 30
gennaio ha trattato il devastante infarto intestinale di una donna di 29 anni al
sesto mese di gravidanza, Luisa S. di Castro dei Volsci. Il bambino che aveva in
grembo è purtroppo morto per interruzione spontanea della gravidanza, ma Luisa è
stata dichiarata dai medici chirurgicamente guarita e dimessa dall’ospedale. Ora
è a casa e sta bene. La giovane, che è sposata ed ha una bambina di cinque
anni, era stata ricoverata d’urgenza all’Umberto I di Frosinone lo scorso 27
gennaio, perché, mentre era a casa della madre, aveva improvvisamente avvertito
forti dolori addominali. Le condizioni erano apparse subito disperate: un blocco
intestinale non permetteva più al sangue di irrorare l’intestino. Durante la
notte era stata sottoposta al delicato intervento chirurgico, complicato dalla
presenza dell’utero gravido e soprattutto dall’evidente obesità della giovane. E
proprio il sovrappeso era all’origine delle sofferenze di Luisa. La donna si era
infatti sottoposta, lo scorso anno, ad un intervento chirurgico dimagrante nel
Policlinico Gemelli di Roma. I medici le avevano ridotto l’estensione
dell’intestino applicandole poi un “by-pass", per ridurre l’assimilazione dei
grassi e favorire il dimagrimento. Ma dopo alcuni mesi qualcosa non ha
funzionato. «Queste complicanze non sono rare in interventi del genere» avevano
spiegato i medici. La vita di Luisa è stata salvata dall’intervento
dell’equipe di Frosinone, che è riuscita a risolvere anche le complicazioni che
si sono manifestate durante il decorso post-operatorio. «Il risultato ottenuto -
affermano con soddisfazione i sanitari dell’Umberto I - conferma l’ottimo
livello assistenziale ed operativo raggiunto dalla divisione di chirurgia
generale. Dimostra quindi le grandi potenzialità di un reparto che da alcuni
anni tratta casi chirurgicamente sempre più complessi».
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