Cronaca di Frosinone

Venerdì 1 Marzo 2002
CASTRO DEI VOSCI
Finisce in coma dopo un intervento per dimagrire: è salva e torna a casa

di DIANA ISABELLI

E’ perfettamente riuscito l’intervento chirurgico dell’equipe medica di Frosinone, che lo scorso 30 gennaio ha trattato il devastante infarto intestinale di una donna di 29 anni al sesto mese di gravidanza, Luisa S. di Castro dei Volsci. Il bambino che aveva in grembo è purtroppo morto per interruzione spontanea della gravidanza, ma Luisa è stata dichiarata dai medici chirurgicamente guarita e dimessa dall’ospedale. Ora è a casa e sta bene.
La giovane, che è sposata ed ha una bambina di cinque anni, era stata ricoverata d’urgenza all’Umberto I di Frosinone lo scorso 27 gennaio, perché, mentre era a casa della madre, aveva improvvisamente avvertito forti dolori addominali. Le condizioni erano apparse subito disperate: un blocco intestinale non permetteva più al sangue di irrorare l’intestino. Durante la notte era stata sottoposta al delicato intervento chirurgico, complicato dalla presenza dell’utero gravido e soprattutto dall’evidente obesità della giovane. E proprio il sovrappeso era all’origine delle sofferenze di Luisa. La donna si era infatti sottoposta, lo scorso anno, ad un intervento chirurgico dimagrante nel Policlinico Gemelli di Roma. I medici le avevano ridotto l’estensione dell’intestino applicandole poi un “by-pass", per ridurre l’assimilazione dei grassi e favorire il dimagrimento. Ma dopo alcuni mesi qualcosa non ha funzionato. «Queste complicanze non sono rare in interventi del genere» avevano spiegato i medici.
La vita di Luisa è stata salvata dall’intervento dell’equipe di Frosinone, che è riuscita a risolvere anche le complicazioni che si sono manifestate durante il decorso post-operatorio. «Il risultato ottenuto - affermano con soddisfazione i sanitari dell’Umberto I - conferma l’ottimo livello assistenziale ed operativo raggiunto dalla divisione di chirurgia generale. Dimostra quindi le grandi potenzialità di un reparto che da alcuni anni tratta casi chirurgicamente sempre più complessi».