Cronaca di Frosinone

Martedì 12 Marzo 2002
STRUTTURE SOTT’ACCUSA
Interruzioni di gravidanze a Frosinone e Sora

Il caso di Marina ripropone il dramma delle donne ciociare alle prese con un’interruzione di gravidanza. Ormai in provincia sono solo due le strutture pubbliche che permettono questo tipo d’intervento: l’ospedale di Frosinone e quello di Sora. Questa carenza di strutture obbliga molte donne a recarsi a Roma o addirittura fuori regione.
«Sia l’ospedale di Frosinone sia quello di Sora riescono a garantire appena 150 interventi l’anno - spiega Carlo Angeletti, ginecologo presso l’ospedale di Frosinone che da anni pratica aborti - se confrontiamo questi dati con quelli di alcuni anni fa, quando eravamo in grado di fare 400-500 interventi all’anno, è facile rendersi conto del numero di donne che è costretto ad andare fuori provincia per abortire. Il problema è che prima avevamo nel reparto di ostetricia una nostra stanza operatoria in cui fare piccoli interventi, come l’interruzione di gravidanza - continua Angeletti - ora, a causa di ristrutturazioni, siamo costretti a servirci della sala operatoria generale che abbiamo a disposizione solo un’ora alla settimana. E anche il ricorso a questa sala operatoria è uno dei motivi di disagio avvertito dalle donne: una cosa è avere a disposizione un unico ambiente (come ostetricia), un’altra è doversi spostare senza nessuna tutela della privacy. Inoltre se si tiene conto che l’utenza, in seguito alla chiusura di numerosi altri centri, non ha altre strutture a disposizione, ci si può rendere conto dei disagi creati».

Mar. Fel.