All’ex sindaco di Frosinone, Paolo Fanelli, la promessa targata An, di un posto al Senato e un primariato all’ospedale di Ceccano, prima di raggiungere l’agognato ospedale di Frosinone. Altri medici, invece, sono in fila in questi giorni per farsi candidare nelle liste in cambio di altre promesse professionali. A scendere in campo contro questo fenomeno è il consigliere regionale dei Ds Francesco De Angelis che ha scritto una lettera al manager dell’Asl Carmine Cavallotti. «Se ciò fosse vero si tratterebbe di una cosa grave e preoccupante, e non solo rispetto alla correttezza della competizione elettorale. Se infatti in tutti i campi è una pratica deplorevole favorire la carriera di alcuni professionisti sulla base dell’appartenenza politica anziché del valore professionale, ciò è inquietante soprattutto nel campo sanitario, dove le questioni con cui hanno a che fare i medici non si riducono ad una pratica, sia pure importante, ma investono uno dei beni più preziosi e costituzionalmente garantiti: la salute delle persone». De Angelis poi aggiunge: «Oltretutto alcuni medici sono così apprezzati per la loro bravura professionale da non aver certo bisogno di trovarsi una collocazione politica. La invito perciò, nel suo ruolo di manager che le riconosco senza esitazione, di non farsi trascinare in situazioni come quelle adombrate nella stampa ovvero di diventare strumento, forse inconsapevole, di una campagna elettorale che conoscerà toni anche aspri e polemici».