Nel mirino un ex dirigente
dell’Ugl Asl, il sindacato
accusa: «Assunzione clientelare»di MASSIMO CECI
Cgil, Cisl e Uil
all’attacco del dirigente Asl Giuseppe Tomasso di Cassino, 37 anni, ex dirigente
Ugl, per 9 anni impiegato Asl, ex ufficiale della Guardia di Finanza. L’accusa
all’azienda è quella di averlo assunto per due anni e per motivazioni puramente
politiche. Il compenso è di 204 milioni di lire. «Cavallotti - si legge nel
comunicato congiunto dei 3 sindacati - ha assunto per 2 anni come dirigente
amministrativo un suo ex dipendente recentemente cessato dal servizio per
annullamento della nomina. Le motivazioni addotte nel provvedimento sono
ricollegabili all’esperienza maturata come dirigente Ugl, quando gestiva i
ricorsi dei dipendenti contro la Asl. Ma Tomasso - si legge nell’esposto a
Cavallotti- non ha alcuna particolare professionalità, ed occuperebbe un posto
da dirigente quando alla Asl vi sarebbero dirigenti di ruolo sprovvisti di un
incarico operativo, che svolgono solo attività di studio e di ricerca». Una
situazione giudicata illegittima dai sindacati, che sottolineano anche il
conseguente danno economico per l’azienda. «Un atto di clientelismo politico che
siamo pronti a riferire alla Corte dei Conti» aggiungono. Pronta la risposta
di Tomasso: «Il clientelismo politico non c’entra nulla. La legge permette di
dirottare i dirigenti ad incarichi di studio e ricerca e di assumerne altri con
incarichi operativi presso la struttura. Non si tratta di soldi sprecati, non
c’è alcun danno per l’azienda. Cavallotti, poi, ha discrezionalità nelle
assunzioni a termine: la legge gli consente espressamente di conferire incarichi
a personale esterno all’azienda, per cui non c’è alcuna illegittimità della mia
nomina. Forse i sindacati vogliono solo favorire i dipendenti della Asl nella
corsa a diventare dirigenti...»
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