Cronaca di Frosinone

Mercoledì 20 Marzo 2002
PONTECORVO
Vertice in ospedale, il centrosinistra lancia l’allarme: la sanità è a pezzi

di BERNARDINO PULCINI

La sanità nel polo Cassino-Pontecorvo è ferma e precipita verso il depotenziamento. E' quanto emerge da un incontro nell'ospedale pontecorvese dell'onorevole Giuliana Rodano (Ds), vice presidente della commissione Sanità della Regione con sindaci, consiglieri, cittadini e personale medico e paramedico della zona. Patrizia Danella, consigliere (Ds) di opposizione, sottolinea i continui allarmi sui disagi delle mancate riforme in un territorio in cui le risorse restano sotto utilizzate. Seguono numerosi interventi di cittadini e addetti ai lavori che la dicono lunga sulla confusione che regna nel settore sanitario nel Basso Lazio. L'insegnante Vincenzo Caramadre domanda perché l'ospedale cittadino si stia svuotando nonostante le poderose strutture di cui è dotato in cui tra non molto "balleranno topi e gatti". L'avvocato Carlo Danella lamenta la mancanza di collaborazione fra strutture pubbliche e private. "Noi poniamo dei problemi - afferma - ma siete voi che dovete trovare le soluzioni". Il dottor Marino Di Cicco, primario del reparto di gastroenterologia, amplia il problema. "La legge - sostiene - prevede livelli uniformi di assistenza, un servizio sanitario, cioè, uguale per tutti sia nelle grandi città che nei piccoli centri". Ma in realtà queste sagge disposizioni vengono completamente ignorate "tanto è vero - aggiunge - che, al limite, non si trovano nemmeno i soldi necessari per tinteggiare le pareti del Pronto soccorso". La caposala Carla de Santis lamenta le troppe parole e i pochi fatti mentre il dottor Marcoccia riferisce sulla "gravissima mancanza di attrezzature e l'insufficienza del personale" mentre Mario de Litta del Tdm segnala che nella spartizione dei fondi Casino fa la parte del leone. Seguono ancora diversi interventi ed infine l'on. Rodano trae le conclusioni. Per primo, occorre sensibilizzare l'opinione pubblica. "Non si fanno concorsi, non si fanno scelte non si spendono soldi. In questa situazione di stallo rischiamo il degrado" Si tende a privilegiare la sanità privata quando "si sa che il sistema pubblico consente di curare tutti allo stesso modo". Bisogna infine assecondare la vocazione di Pontecorvo potenziandone e valorizzandone le strutture e le risorse in armonia con Cassino in modo da completarsi a vicenda nell'interesse generale.