Lazio

Mercoledì 20 Marzo 2002
IL BILANCIO
L’assessore Augello: «Ticket e tagli, così risparmieremo 13 milioni di euro»

Inversione di tendenza per la spesa farmaceutica nel Lazio, che nel 2001 aveva superato la soglia dei 2.400 miliardi di lire. Nel mese di febbraio, dopo l'entrata in vigore del ticket di un euro sulle ricette mediche come misura di contenimento del deficit, la Regione ha registrato una riduzione dell'esborso per i farmaci del 13,49 per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Sono questi i primi dati elaborati dall'assessore regionale al Bilancio, Andrea Augello.
Le cifre parlano chiaro. Nel febbraio del 2001 la spesa per i farmaci aveva superato i 106 milioni di euro. Quest'anno, invece, si è fermata a quota 92 milioni, con una riduzione di 13 milioni di euro (circa 28 miliardi di lire).
Secondo i dati forniti dalle farmacie, dal primo al 28 febbraio, nel Lazio sono state emesse quattro milioni e 273 mila ricette rosa che indicavano la prescrizione di un unico farmaco. Di queste, se le stime verranno confermate da un'analisi più approfondita, solo un milione e 745 mila sono state soggette al ticket di un euro. La Regione, infatti, ha calcolato che solo quattro cittadini su dieci non fanno parte delle categorie per cui è prevista l'esenzione dalla tassa.
«I dati sono molto confortanti - spiega Andrea Augello -. E dimostrano quanto le misure adottate dalla giunta per contenere la spesa farmaceutica abbiano avuto successo. Analizzando le cifre di cui disponiamo possiamo tranquillamente dire che l'introduzione del ticket di un euro è stata fondamentale come misura deterrente per frenare un uso improprio delle medicine. Ma ha inciso sull'abbattimento della spesa in maniera marginale, di appena l'1,64 per cento. C'è da fare, tuttavia, un'altra valutazione - prosegue Augello -. Se la spesa è diminuita di 13 milioni di euro in soli 28 giorni, vuol dire che all'origine c'era un uso improprio dei farmaci. Ovvero nel Lazio venivano spesi quasi 30 milioni di lire in medicine che forse non servivano».
A confermare le valutazioni della Regione, saranno solo i dati di marzo. «A febbraio c'è stato comunque un minor acquisto di medicinali - dice l'assessore - proprio perché, prima dell'entrata in vigore del ticket sulle ricette, molti pazienti hanno provveduto a far rifornimento di farmaci. Il trend positivo, tuttavia, è chiaro. In molti, dall'opposizione, avevano criticato la scelta della giunta regionale affermando che le misure restrittive avrebbero portato nelle casse della Regione appena 25 miliardi di lire. I primi dati dimostrano il contrario. Ora, anche con la sigla dell'accordo con i medici di famiglia, ci sono tutte le premesse per lavorare bene, contenere la spesa farmaceutica entro il tetto del 15 per cento rispetto alle entrate per la sanità, riducendo il deficit. In questo modo - conclude Augello - avremo le risorse necessarie per offrire nuovi servizi ai cittadini«.

F.Mal.