Premi di risultato alla Asl,
critica la Rsu La componente sindacale accusa la direzione di avere deliberato
unilateralmente
di
SILVANO CIOCIA
IL segretario della Rsu Giulio Rossi proprio
non ci sta a quanto disposto dal Manager della Ausl Carmine Cavallotti
circa l’erogazione del 40% dei benefici economici relativi alla indennità
di risultato 2001, inserita nella busta paga di marzo. «L’iniziativa
non è stata concordata con i sindacati ? afferma irritato Giulio Rossi ?
ed è stata invece una decisione assolutamente autonoma adottata dal
direttore generale, che noi, peraltro, non approviamo.» E chiarisce
con una luna nota indirizzata al personale che il sistema di acconti è
disciplinato dal contratto integrativo aziendale che prevede la
corresponsione nella misura del 50% nel 2001. Di contro non è stata
fornita alcuna informazione sull’analisi dei progetti effettuata dai
componenti del Nucleo di valutazione che pare abbiano stravolto i criteri
indicati nell’accoro decentrato. Il metodo seguito dal Nucleo insomma è
duramente contestato dalle organizzazioni sindacali. «Nel corso della
riunione dello scorso 14 febbraio - continua il Segretario della Rsu - le
organizzazioni hanno chiesto a chiare note la corresponsione
dell’indennità di risultato dell’anno 2001 (per l’intero importo del
relativo fondo) con le stesse modalità adottate dall’amministrazione per
il 2000. La Ugl invece ha chiesto che la liquidazione dell’indennità
avvenga secondo quanto previsto dal contratto collettivo. Il comportamento
dell’amministrazione - aggiunge Giulio Rossi - rende ancora più difficile
il ripristino di corrette relazioni sindacali ove si consideri l’estrema
incoerenza delle decisioni adottate dalla direzione aziendale che tengono
ad inasprire i torni della polemica e che vedono aumentare lo scarso grado
di considerazione della «direzione strategica» rispetto alle problematiche
relative ai servizi resi all’utenza ed alle condizioni di lavoro
economiche del personale dipendente. Con il perdurare di questo
atteggiamento - conclude piuttosto polemico il sindacalista - l’Ausl di
Frosinone conquista sempre più il titolo di vera e propria «Cenerentola»
tra le aziende sanitarie del Lazio e del resto d’Italia».
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