IN DUE TERZI DEI CASI TRATTATI
MIGLIORATA LA VISTA Ospedale, nuova tecnica contro la
miopia
UN altro fiore all’occhiello per il presidio ospedaliero del
capoluogo. Nell’Unità operativa (oggi si chiama così ma per tanti anni è
stata definita Divisione nella terminologia ospedaliera) di Oculistica
sono stati recentemente trattati dei pazienti con la terapia fotodinamica,
una tecnica innovativa introdotta da circa un anno a livello nazionale in
poche strutture ospedaliere per la cura della degenerazione maculare
senile e per la miopia patologica con una componente neo-vascolare.
Questo tipo di terapia, spiega una nota dell’Asl, «rappresenta al
momento l’unica in grado di esercitare una certa efficacia nel trattamento
delle predette patologie, altamente invalidanti, in quanto unisce al
pregio di avere scarsi effetti collaterali il vantaggio di rare
complicazioni locali e generali». In Italia oltre tre milioni di persone
sono ipovedenti a causa delle citate malattie e ogni anno si contano
diecimila nuovi casi. Lo scopo di questa cura è quello di stabilizzare il
danno alla retina conservando contemporaneamente l’acuità visiva. In molti
casi si ha anche un notevole miglioramento della vista. Ma in che cosa
consiste questo sistema innovativo di tecnica contro la miopia? «La
terapia fotodinamica - spiega ancora l’Azienda sanitaria - consiste
nell’iniettare in una vena del braccio un farmaco che successivamente
viene attivato da uno speciale laser a diodi». In merito alle persone che
si sono già avvalse di questa terapia nell’Unità operativa di Oculistica
del presidio ospedaliero del capoluogo, si è registrato il miglioramento
dell’acuità visiva in due terzi dei casi mentre negli altri casi si è
avuta la conservazione dei livelli visivi precedenti al trattamento. In
seguito all’introduzione di questa metodica, il presidio ospedaliero
frusinate è stato inserito tra i centri pubblici nei quali può essere
effettuata e c’è da aggiungere che è l’unica struttura dove essa si
pratica tra gli ospedali di Roma e Napoli. Quindi un’altra possibilità
di cui possono usufruire gli assistiti della nostra provincia evitando di
sobbarcarsi i disagi economici e psichici nel dover andare fuori dal
territorio. Un’altra specialità che si aggiunge a quelle già operanti nel
presidio ospedaliero del capoluogo e a quelle di prossima istituzione,
come l’emodinamica, che daranno agli utenti della provincia un’assistenza
più completa e qualificata in considerazione della professionalità di
medici e paramedici. Adesso, per completare l’opera, all’Asl non resta che
accelerare al massimo le procedure per la costruzione del nuovo ospedale
nella «Città della salute» in modo da offrire agli utenti una struttura
adeguata, accogliente e confortevole secondo i moderni standard
dell’accoglienza.
S. di N. |