ASL Le
rappresentanze sindacali criticano i criteri di parzialità ai quali si
attiene la dirigenza
Premio produttività,
«guerra» sui numeri A giudizio
della Rsu l’indennità deve essere corrisposta a tutti gli aventi diritto
di SILVANO CIOCIA
«LA trattativa con l’azienda Asl è entrata in una
fase cruciale, nel senso che deve chiarire che cosa intende proporre
riguardo al salario collegato alla produttività per il 2001 e che cosa
intende fare in merito all’applicazione dell’art 9 e 10 de contratto
riguardo alle indennità di coordinamento». Lo afferma, irritato più che
mai, il Segretario Generale della Cgil Davide Della Rosa il quale rincara
la dose, sostenendo che «il comportamento dell’azienda è incerto e confuso
rispetto all’applicazione delle norme contrattuali ancora sospese».
Dunque si complicano sempre più i rapporti tra il manager aziendale dr.
Carmine Cavallotti e le Rsu della Asl. Nel corso dell’ultimo incontro, in
attesa di quello più importante programmato per martedì prossimo, si è
registrata, dunque una sostanziale delusione della parte trattante nel
momento in cui l’azienda ha presentato alle Rsu un elenco comprendente 115
nomi che riguardano 110 operatori sanitari e 5 assistenti sociali,
nominativi questi che erano stati segnalati dai responsabili Sanitari del
Polo e Distretto e riguardano coloro che hanno la responsabilità del
coordinamento dei servizi assegnati da almeno due anni, ai quali
spetterebbe l’indennità fissa che si aggirerebbe intorno a 1.600 euro. E
qui che la Rsu è andata su tutte le furie in quanto l’elenco prodotto
dall’azienda riguardava non tutti gli aventi diritto già appartenenti alla
categoria D (ex 7° livello). «Altro è il numero degli aventi diritto
al 31 Marzo - tuonano le Rsu - non 120 come dall’ elenco presentatoci,
questo sta creando sconcerto in quanto non riusciamo a chiudere questa
situazione che sta penalizzando i lavoratori aventi diritto i quali
attendono il giusto riconoscimento. Ma i problemi sul tappeto sono altri
vanno dal mancato pagamento dell’indennità di risultato 2001 alla
corresponsione dei buoni pasti il cui criterio di assegnazione non è
seguito da una logica meritoria. Una gestione quella di Cavallotti ? si
aggiunge ? sicuramente discutibile, sotto questo punto di vista, che ha in
un certo qual senso smorzato le intenzioni di chi vuole aprire un tavolo
negoziale che abbia come scopo la sistemazione delle numerose vertenze
contrattuali ancora aperte». Di qui la richiesta delle Rsu di
corrispondere l’indennità di coordinamento a tutto il personale sanitario
e assistenti sociali. E questo perché ancora non si è in grado di
stabilire l’esatto numero degli aventi diritto in seguito ad un criterio
di selezione che va rivisto. Ora non resta che attendere il prossimo
incontro programmato per martedì 19 nella speranza che possa iniziare
quell’iter utile per chiudere la vertenza che sta creando malumore tra in
dipendenti interessati.
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