Cassino/L’azienda sanitaria servirebbe
duecentomila abitanti anche di Atina e Pontecorvo Foglietta: sì alla nuova Asl Gli
amministratori comunali ascoltati in commissione Sanitàdi DOMENICO TORTOLANO
Una nuova Asl per il
comprensorio Atina-Cassino-Pontecorvo per migliorare i servizi sanitari di una
popolazione di circa 200 mila abitanti. E' quanto hanno auspicato gli
amministratori comunali di Cassino nell'audizione alla Commissione regionale
alla sanità, presieduta dall'onorevole Alessandro Foglietta. Che ha valutato
positivamente la proposta. L'ex consigliere regionale Giuseppe Gentile, a nome
degli altri promotori, ha illustrato i motivi che hanno spinto il circolo
"Progetto Nuova Cassino" a presentare la proposta di legge evidenziando tutta
una serie di considerazioni e dati che sono stati condivisi da tutti i membri
presenti: Alfredo Pallone e Raffaele D'Ambrosio (F.I.), Luciano Ciocchetti
(C.C.D.), Giacomo Troya (D.E.), e Romolo Rea (R.C.). Il presidente Foglietta ha
detto che la proposta punta alla revisione degli attuali ambiti territoriali
delle Asl, ed è un segnale che va perciò colto perché c'è la necessità di un
riequilibrio degli stessi, non solo a livello di provincia di Frosinone, ma di
tutto il Lazio. Della necessità di tale riequilibrio ha comunicato di averne
parlato, prima dell'incontro, anche con l'assessore alla sanità Saraceni.
Ciocchetti ha sottolineato che la proposta evidenzia un problema vero, che va
affrontato nell'ambito della revisione del Piano sanitario regionale, da
organizzare sul modello della Regione Lombardia mentre Pallone ha detto che il
problema esiste, per cui la Regione deve farsene carico organizzando un sistema
sanitario che tenga conto delle esigenze del territorio. Rea ha ricordato che la
Legge regionale 18/94, che portò all'accorpamento delle Usl, va rivista
considerato il contesto politico in cui fu varata (si era in piena
tangentopoli), mettendo in rilievo che i distretti non hanno risolto le
difficoltà esistenti. Troya si è dichiarato contento del fatto che la proposta
presentata dal circolo culturale di Cassino riapre il dibattito intorno ad una
esigenza reale, che è quella di rivedere con urgenza gli attuali ambiti
territoriali delle Asl. Nel 1994, ha ricordato ancora Troya, prevalse l'idea,
rivelatasi poi sbagliata, che l'accorpamento potesse portare alla riduzione
della spesa sanitaria. Importanti sono stati considerati i dati forniti
da Gentile sulle Asl delle altre regioni, e sul deficit accumulato da quelle del
Lazio che ammonta a ben 857 milioni di euro, mentre quello dell'Asl di Frosinone
è di 100 milioni, che, secondo un'indagine del Sole 24 Ore, pone la nostra
azienda sanitaria ai primi posti della graduatoria nazionale.
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