Cronaca di Frosinone

Martedì 23 Aprile 2002
Convegno sulla Sanità fra amministratori regionali e Aiop
Saraceni: «Via le corsie dagli ospedali In futuro solo stanze da quattro letti»

di FRANCESCA MALANDRUCCO

Ospedali dal volto più umano. Vincenzo Saraceni, assessore alla sanità del Lazio, a margine del convegno organizzato ieri da Forza Italia per raccogliere le ultime osservazioni degli operatori del settore sul Piano sanitario regionale (prima della sua definitiva approvazione in giunta prevista per metà maggio), ha illustrato i suoi progetti per migliorare la vita dei pazienti del Lazio.
«Dagli ospedali dovranno sparire i posti letto in corsia e gli stanzoni che ospitano più di sei malati - ha detto - Le strutture sanitarie dovranno adeguarsi ai nuovi standard di qualità che la Regione sta individuando. Penso a camere con servizi da 36 metri quadri circa, e un massimo di quattro letti ognuna, oltre a un numero di infermieri sufficiente a coprire le necessità di ogni singolo paziente». Sono questi i primi requisiti strutturali individuati da Saraceni. Verranno elencati, uno dopo l'altro, nella delibera sugli accreditamenti che, ha assicurato nel corso del convegno anche il presidente della Regione, Francesco Storace, la Pisana adotterà a breve, non appena il consiglio regionale avrà approvato la legge che fissa linee guida generali in materia.
In sostanza sia gli ospedali pubblici che gli operatori privati dovranno rispettare queste regole se vorranno rientrare tra i soggetti che offrono un servizio sanitario pubblico. Ma se le regole verranno fissate subito, ha spiegato Saraceni, alle strutture sanitarie, soprattutto agli ospedali, verrà dato il tempo per organizzarsi. L'assessore alla Sanità ha risposto così agli operatori del settore, pubblici e privati che ieri, intervenendo al convegno, hanno promosso le linee generali di programmazione sanitaria presenti nel piano regionale, ma hanno chiesto di entrare nel merito dei problemi.
Per Mario Garofano, presidente regionale dell'Aiop, l'Associazione che rappresenta nel Lazio più di un centinaio di strutture sanitarie private per un totale di 12mila posti letto: «Il piano sanitario della Regione apre la porta ai privati, ma non dice come. Sarebbe necessario che vengano inserite subito nel documento regole per garantire la competitività dei servizi sanitari». Vittorio Cavaceppi, presidente dell'Anisap, l'associazione degli ambulatori privati, sottolinea invece la necessaria di una riorganizzazione sul territorio dei poliambulatori privati accreditati, autorizzando nuovi centri lì dove mancano, ovvero nelle periferie. Mentre il segretario regionale dei medici di medicina generale, Pierluigi Bartoletti, ha denunciato l'assenza nel piano di alcun riferimento al ruolo del medico di famiglia, soprattutto sul fronte della prevenzione. Antonio Tajani, insieme al responsabile della Sanità per Forza Italia, Alfredo Pallone, hanno annunciato l'istituzione di tavoli di lavoro dove verranno raccolte tutte le osservazioni avanzate dagli operatori del settore.