Convegno sulla Sanità fra amministratori
regionali e Aiop Saraceni: «Via le corsie
dagli ospedali In futuro solo stanze da quattro letti»di FRANCESCA MALANDRUCCO
Ospedali dal
volto più umano. Vincenzo Saraceni, assessore alla sanità del Lazio, a margine
del convegno organizzato ieri da Forza Italia per raccogliere le ultime
osservazioni degli operatori del settore sul Piano sanitario regionale (prima
della sua definitiva approvazione in giunta prevista per metà maggio), ha
illustrato i suoi progetti per migliorare la vita dei pazienti del Lazio.
«Dagli ospedali dovranno sparire i posti letto in corsia e gli stanzoni che
ospitano più di sei malati - ha detto - Le strutture sanitarie dovranno
adeguarsi ai nuovi standard di qualità che la Regione sta individuando. Penso a
camere con servizi da 36 metri quadri circa, e un massimo di quattro letti
ognuna, oltre a un numero di infermieri sufficiente a coprire le necessità di
ogni singolo paziente». Sono questi i primi requisiti strutturali individuati da
Saraceni. Verranno elencati, uno dopo l'altro, nella delibera sugli
accreditamenti che, ha assicurato nel corso del convegno anche il presidente
della Regione, Francesco Storace, la Pisana adotterà a breve, non appena il
consiglio regionale avrà approvato la legge che fissa linee guida generali in
materia. In sostanza sia gli ospedali pubblici che gli operatori privati
dovranno rispettare queste regole se vorranno rientrare tra i soggetti che
offrono un servizio sanitario pubblico. Ma se le regole verranno fissate subito,
ha spiegato Saraceni, alle strutture sanitarie, soprattutto agli ospedali, verrà
dato il tempo per organizzarsi. L'assessore alla Sanità ha risposto così agli
operatori del settore, pubblici e privati che ieri, intervenendo al convegno,
hanno promosso le linee generali di programmazione sanitaria presenti nel piano
regionale, ma hanno chiesto di entrare nel merito dei problemi. Per Mario
Garofano, presidente regionale dell'Aiop, l'Associazione che rappresenta nel
Lazio più di un centinaio di strutture sanitarie private per un totale di 12mila
posti letto: «Il piano sanitario della Regione apre la porta ai privati, ma non
dice come. Sarebbe necessario che vengano inserite subito nel documento regole
per garantire la competitività dei servizi sanitari». Vittorio Cavaceppi,
presidente dell'Anisap, l'associazione degli ambulatori privati, sottolinea
invece la necessaria di una riorganizzazione sul territorio dei poliambulatori
privati accreditati, autorizzando nuovi centri lì dove mancano, ovvero nelle
periferie. Mentre il segretario regionale dei medici di medicina generale,
Pierluigi Bartoletti, ha denunciato l'assenza nel piano di alcun riferimento al
ruolo del medico di famiglia, soprattutto sul fronte della prevenzione. Antonio
Tajani, insieme al responsabile della Sanità per Forza Italia, Alfredo Pallone,
hanno annunciato l'istituzione di tavoli di lavoro dove verranno raccolte tutte
le osservazioni avanzate dagli operatori del settore.
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