Clinica Sant’Antonio, stop dei ricoveri
imposto dall’Asl e protesta della Uil Il segretario della Uil di Frosinone, Alberto Matassa, interviene in merito
all’immediato blocco delle accettazioni dei pazienti nella R.s.a. della Casa di
Cura S. Antonio di Frosinone deciso dal manager dell’Asl Cavallotti. La
decisione del direttore generale lascia perplesso Matassa che in una nota
sostiene che “la cessazione delle accettazioni dei pazienti significa l’inizio
della fine della Casa di Cura, con la conseguente privazione dell’unico presidio
socio-assistenziale e l’inevitabile soppressione dei posti di lavoro. La
commissione Unica aziendale - continua Matassa - solo ora si è accorta della
mancanza di alcuni bagni? Non sarebbe stato più opportuno evidenziare tali
carenze durante i lavori di ristrutturazione? Considerata la disponibilità data
dalla Casa di Cura all’eventuale adeguamento in tempi brevi, non è possibile
salvare, per Frosinone e per gli addetti ai lavori, la casa di Cura stessa?" La
Uil, sulla questione, sollecita l’intervento del sindaco Marzi e chiede
all’assessore regionale Saraceni e al manager Cavallotti un incontro urgente per
trovare una soluzione al problema.
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