La rivoluzione telematica Inps e medici online: certificati virtuali per le
malattie veredi ENRICO VALENTINI
Saranno alcune
migliaia di lavoratori della zona di Ostia a sperimentare per primi la nuova
certificazione di malattia “virtuale", in grado di sostituire entro la fine
dell'anno sull'intero territorio nazionale il familiare certificato cartaceo da
presentare in caso di assenza dal lavoro all'Inps e alla propria azienda.
Passa dunque per la sede zonale dell'Inps di Ostia la rivoluzione telematica
avviata dall'Istituto di Previdenza di via Ciro il Grande e dalla Federazione
nazionale medici di famiglia che, giusto il tempo di perfezionare gli ultimi
dettagli, coinvolgerà nella fase sperimentale un centinaio di medici di base e
altre otto sedi provinciali dell'Inps, da Aosta a Reggio Calabria. Nel
Lazio, il nuovo corso online della medicina del Lavoro, riguarderà almeno fino a
luglio una dozzina di studi medici di Ostia e alcune migliaia di loro mutuati,
chiamati a testare il nuovo sistema telematico con il quale l'Inps conta di
eliminare a regime, qualcosa come oltre dodici milioni di certificati cartacei
ricevuti mediamente nell'arco di un solo anno. L'operazione inoltre, permetterà
di realizzare anche una utilissima banca dati, praticamente in tempo reale, da
utilizzare anche per analisi di tipo epidemiologico e di medicina preventiva.
Una novità rilevante anche per il lavoratore che eviterà ben presto la
consuetudinaria, duplice consegna del certificato attestante lo stato di
malattia all'Inps e all'azienda da cui dipende, fastidiosa e dispendiosa
incombenza questa, sostituita infine dal più comodo inoltro telematico curato
direttamente dal medico di famiglia. «Un ulteriore passo in avanti - tiene a
sottolineare Pier Luigi Bartoletti, segretario regionale della Fimmg, la
Federazione della federazione dei medici di famiglia - che testimonia il lavoro
e l'impegno della categoria per migliorare la qualità del servizio tramite
precisi e concreti progetti». Il certificato di malattia online, nella
primissima fase di sperimentazione non sostituirà completamente l'ormai vecchio
certificato rossastro. I dipendenti che usufruiranno dell'innovativo servizio
telematico infatti, dovranno comunque continuare a comunicare il proprio stato
di malattia all'Inps e al proprio datore di lavoro. «Un incombenza a garanzia
dello stesso lavoratore - precisa Lia de Zorzi, coordinatore centrale dell'area
malattia e maternità dell'Inps- decisa per ovviare ai piccoli grandi
inconvenienti che potrebbero verificarsi durante la sperimentazione».
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