Cronaca di Frosinone

Sabato 4 Maggio 2002
NEL CAPOLUOGO/PROGETTO IN AULA
Nuovo ospedale, scoppia la bagarre elettorale
Il presidente del Consiglio invita Storace. Il sindaco accusa e ironizza: «Inviterò il re di Norvegia»

di RAFFAELE CALCABRINA

Torna a riunirsi il consiglio comunale di Frosinone. Lo farà per l’ultima volta, prima delle elezioni, venerdì 10, alle 20, in seduta straordinaria. Si parlerà del nuovo ospedale, che dovrebbe sorgere nell’area di via Fabi. E sarà un consiglio infuocato. Ad accendere la miccia delle polemiche il presidente del consiglio comunale Domenico Spaziani Testa che ha invitato all’assise il presidente della Regione Francesco Storace (capolista di An alle prossime elezioni). «Riconosciuto il tuo impegno per il finanziamento dell’opera (l’ospedale, ndr) sarei grato della tua presenza», ha scritto Spaziani Testa al governatore. In consiglio andrà approvato l’accordo fra Regione, Comune ed Asl per il definitivo via libera alla nascita del nuovo ospedale.
L’invito a Storace non è piaciuto al sindaco uscente Domenico Marzi. «Vorrà dire che allora io inviterò il presidente della repubblica di Malta o re Olav di Norvegia - commenta ironico il primo cittadino - Il punto è che il Polo sta scadendo a livelli patetici». Non mancano però stilettate all’indirizzo del presidente del consiglio. «Domenico Spaziani è un giurista illuminato l’altra volta non ha ritenuto straordinari i punti relativi ai parcheggi e al piano particolareggiato - prosegue Marzi - Se lo dice lui che l’ospedale è un tema da consiglio straordinario, vorrà dire che andremo in aula a votare. L’ospedale è un bene di tutti». Infine gli affondi a Storace e al manager dell’Asl Carmine Cavallotti. «Quando Cavallotti si insediò (dicembre 2000, ndr) promise il nuovo ospedale in due anni e quattro mesi. Lo stiamo ancora aspettando. Io certe cose non le dimentico, come non dimentico quando due anni fa Storace venne a Frosinone per dire che avrebbe fatto la Castelmassimo-Ferentino, altra incompiuta», conclude Marzi.
«Il consiglio comunale del 10 non durerà più di un quarto d’ora - precisa Spaziani Testa - Dobbiamo solo ratificare l’accordo per il nuovo ospedale. Non saranno consentiti in aula interventi politici». A Marzi non è piaciuto l’invito a Storace. «Mica appena arriva Storace smettiamo di fare il consiglio. Il presidente della Regione non ha certo bisogno di venire in consiglio comunale per prendere voti. Eppoi Marzi se ha lavorato bene, non sarà certo Storace a togliergli i voti. Va detto comunque che già in altre occasioni al consiglio comunale sono stati invitati parlamentari e consiglieri regionali, cui venne data anche la parola. Cosa che invece non succederà con Storace. Infine va precisato che l’invito al consiglio, per correttezza, è stato esteso anche al direttore generale dell’Asl», conclude Spaziani Testa.
«Entro il 24 maggio l’accordo per l’ospedale andava ratificato ed è per questo che la questione deve essere portata all’esame del consiglio prima delle elezioni», dichiara Pier Luigi Quaresima, assessore all’Urbanistica. È una pratica vecchia, portata avanti dal predecessore di Quaresima, Adriano Piacentini. «A quanto ne so si tratta semplicemente di ratificare una serie di modifiche imposte dalla Regione - dice Piacentini -. C’erano state, infatti, delle variazioni per favorire l’ingresso delle ambulanze nel nuovo ospedale, con l’inversione di alcuni sensi unici rispetto al progetto originale, e per migliorare il progetto relativo all’anello viario che collegherà il tribunale con l’ospedale senza passare per la Monti Lepini».
Il candidato a sindaco per la Cdl Nicola Ottaviani accoglie positivamente l’invito fatto a Storace: «La ratifica del protocollo è stata chiesta da Storace: d’altronde chi realizza l’ospedale è la Regione. Il comune mette a disposizione solo l’area. Questa inoltre è l’ennesima dimostrazione dell’attenzione riservata alla città dal presidente Storace e da tutta la Casa della libertà».